Lilian Tintori, le indagini e una domanda: chi finanzia i suoi viaggi?
di Fabrizio Verde
Lilian Tintori e gli show mediatici a uso e consumo dei media mainstream. Un binomio che pare inscindibile. Questa volta la consorte dell’oppositore golpista venezuelano Leopoldo Lopez, condannato a 13 anni di reclusione per le violenze scatenate nel paese con il piano golpista ‘La Salida’ che nel 2014 provocò la morte di 43 venezuelani innocenti, ha denunciato che la «dittatura» non le permette di lasciare il paese.
L’ultimo spettacolo ha avuto luogo nell’aeroporto internazionale Simón Bolívar di Caracas (Maiquetia) dove la donna mostrava un documento emesso dall’ufficio migrazione aeroportuale per informarla che il suo passaporto sarebbe stato trattenuto dalle autorità.
Queda en evidencia por qué la dictadura monta ollas en mi contra: impedir que hable de la crisis humanitaria que vivimos en Venezuela. pic.twitter.com/dSQZMxQoWE
— Lilian Tintori (@liliantintori) 2 settembre 2017
A questo punto bisogna fare un passo indietro. Lo scorso venerdì’ Lilian Tintori ha ricevuto la citazione di un tribunale venezuelano: dovrà presentarsi dinanzi all’autorità giudiziaria in quanto indagata per il ritrovamento dell’ingente somma di 200 milioni di bolivares in contanti nella propria automobile. In Venezuela sono infatti in vigore severe restrizioni circa il ritiro di denaro in contanti presso le banche.
Quindi, come avviene in qualsiasi paese del mondo, la procura Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela ha facoltà di chiedere il divieto di uscita dal paese per il soggetto indagato al fine di evitare che sia ostacolato il processo. Come ha spiegato un legale contattato dall’emittente RT.
La Procura Generale avanza la richiesta, se ritiene che esista un pericolo di fuga dal paese, e successivamente il tribunale valuta ed eventualmente ammette la misura. Questo è quanto accaduto a Lilian Tintori. Un normale procedimento legale nel pieno rispetto delle leggi.
Chi finanzia i viaggi di Lilian Tintori?
La moglie del golpista Lopez è stata fermata mentre si apprestava a partire per l’ennesimo giro d’Europa: aveva in programma di incontrare il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy e il primo ministro britannico Theresa May.
Secondo un approfondimento giornalistico del quotidiano venezuelano Últimas Noticias, realizzato nel 2016, Tintori avrebbe realizzato ben 55 viaggi all’estero, percorso 125 mila chilometri, visitato 20 paesi e speso oltre 5 milioni di dollari fino al momento della pubblicazione.
Interrogata circa la provenienza dei fondi necessari a realizzare tale frenetica attività in giro per il mondo, la donna risponde in maniera evasiva, parlando di non meglio specificati venezuelani residenti all’estero. Il governo venezuelano, invece, la accusa di essere finanziata da fondazioni private, governo degli Stati Uniti e governi europei.
Il team giornalistico del portale ‘LaIguana.tv’ ha ricordato attraverso un video come Lilian Tintori sia stata finanziata dall’imprenditore Adrian Corrente, che versò la cospicua cifra di 250 mila dollari, e dalla Fondazione Nazionale per la Democrazia degli Stati Uniti, la famigerata NED. Circostanza confermata anche da una denuncia del deputato venezuelano Pedro Carreño.