Ambasciatore USA sentenzia: il Golan siriano occupato "sarà parte di Israele per sempre"
L'ambasciatore statunitense in Israele, David Friedman, non può concepire che le alture del Golan occupate possano tornare alla Siria.
"Personalmente non riesco a immaginare una situazione in cui le alture del Golan torneranno alla Siria. Francamente, non riesco a immaginare una situazione in cui le alture del Golan non facciano parte di Israele per sempre ", ha dichiarato ieri Friedman al quotidiano israeliano Israel Hayom.
Le alture del Golan, un territorio siriano occupato dal regime israeliano dalla guerra dei sei giorni del 1967, non sono riconosciuti come israeliani da nessun paese al mondo, compresi gli Stati Uniti.
Il mese scorso, durante una visita nella Palestina occupata, il consigliere per la Sicurezza Nazionale, John Bolton, ha affermato che il suo governo non stava discutendo eventuali modifiche in sede di esame di quel territorio, anche se il premier israeliano Benjamin Netanyahu non si è arreso all'idea che gli Stati Uniti cambino idea a favore di Israele.
Secondo Friedman, un avvocato ebreo che si è distinto per anni come un lobbista filo-israeliano prima di essere nominato ambasciatore degli Stati Uniti dal presidente Donald Trump, quelle parole di Bolton non sono altro che "una semplice esposizione di fatti" in quel momento, ma che "naturalmente è possibile" che Washington smetta di riconoscere la sovranità siriana sulle Alture.
Il diplomatico ha anche spiegato al quotidiano israeliano che "non c'è nessuno che meriti meno un tale premio (in riferimento alla restituzione del Golan)" dell'attuale presidente siriano, Bashar al-Asad, e che a suo parere "rinunciando alle alture del Golan potrebbe mettere Israele in grave svantaggio in termini di sicurezza."