Amen and a woman: le nuove frontiere del politicamente corretto

Amen and a woman: le nuove frontiere del politicamente corretto

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Iniziare il 2021 con l’apertura del 117esimo Congresso americano, di per sé, non lascia immaginare nulla di buono. Quando poi un deputato dem dello Stato del Missouri conclude il suo discorso con un gioco di parole degno delle migliori sparate della Boldrini, è chiaro che tutto può comunque andare peggio.

Eh, sì, perché il pastore protestante Emanuel Cleaver (che in inglese significa mannaia, maledetto nomen omen a cui, forse, andrebbe anticipato un nomen owoman) invece di concludere l’invocazione con il tradizionale “amen”, decisamente poco inclusivo e comunque – secondo una sua brillante intuizione - non rispettoso della parità di genere, ha pensato bene di proporre una versione più accattivante della formula sacra (“amen and a woman”), scatenando l’ilarità generale.

Questa sparata anglocentrica si inserisce ovviamente in un più strutturato disegno dei democratici, volto a solleticare quella porzione di elettorato sensibile agli stimoli del peggior politically correct. Disegno sostenuto anche da Nancy Pelosi, rieletta Presidente (o forse dovremmo dire Presidentessa) della Camera dei Rappresentanti, che il primo gennaio scorso ha presentato un pacchetto di regole – a suo dire – “visionarie” che regoleranno le attività dell’assemblea, rispondendo alle istanze e allo spirito dell’attuale maggioranza dem.

Nello specifico, il provvedimento, oltre ad introdurre un ufficio a tutela dei whistleblowers (che però non si azzardino a rivelare crimini di guerra o atti di sorveglianza massiva, perché in quel caso vige sempre la scure dell’Espionage Act), istituisce un nuovo ufficio di Diversity & Inclusion con il compito di coordinare il reclutamento e la formazione di forza lavoro diversificata all’interno della Camera dei rappresentanti e di fornire un diversity report alla fine di ogni seduta dell’assemblea.

Ma la novità più rilevante è l’invito all’utilizzo di un linguaggio più inclusivo. E così, nelle sedute della Camera, “father, mother” dovranno essere sostituiti da “parent” (genitori), “son, daughter” (figlio e figlia) da “child” (figlio), “uncle, aunt” (zio e zia) da “parent’s sibling” (fratello dei genitori), “nephew, niece” da “sibling’s child” (figlio dei fratelli), “husband, wife” (marito e moglie) da “spouse” (coniugi), “chairman” da “chair” e così via (non vengono risparmiati neppure i poveri marinai: “seaman” diventerà “seafarers”, gente di mare).

Insomma, il 117esimo Congresso USA si apre con una nuova invocazione gender free che, nella sua assurdità, coglie appieno lo spirito, le intenzioni e le priorità della nuova maggioranza dem. Boldrini ringrazia.

Prosegue in questo modo la strategia dei liberal: sotterrare la facciata guerrafondaia, classista e schiavista dell'impero statunitense sotto una coltre fumosa di politically correct e di ampliamento superficiale del raggio dei diritti civili, cercando in questo modo di coinvolgere tutte le minoranze nel grande progetto del nuovo ordine mondiale sempre più in crisi a causa dell'ascesa della Cina.

 

G.P.

 

Potrebbe anche interessarti

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica di Paolo Desogus I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

Voto russo e ipocrisia occidentale di Fabrizio Verde Voto russo e ipocrisia occidentale

Voto russo e ipocrisia occidentale

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba di Geraldina Colotti Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese di Leonardo Sinigaglia Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Il ruolo dei media in Occidente di Giuseppe Giannini Il ruolo dei media in Occidente

Il ruolo dei media in Occidente

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia? di Paolo Arigotti Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

La colpa della sinistra liberista di Michele Blanco La colpa della sinistra liberista

La colpa della sinistra liberista

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti