Assad: "Se non potrò liberare la Siria dal terrorismo nei prossimi 2 anni mi dimetterò"

Assad: "Se non potrò liberare la Siria dal terrorismo nei prossimi 2 anni mi dimetterò"

Il presidente siriano Bashar al-Assad, ha dichiarato, nel corso di un incontro con alcune personalità politiche, che se la Siria non riuscirà a liberare la Siria dalla presenza dei terroristi in due anni, si dimetterà dalla carica.

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"Se non potrò liberare la Siria, mi dimetterò, ma sono sicuro al cento per cento che la Siria sarà liberata dal terrorismo", ha dichiarato il presidente siriano Bashar al Assad durante l'incontro con alcune personalità libanesi. Le dichiarazioni di Assad sono state riportate dal quotidiano libanese Addiyar.
 
Quello che vuole veramente Damasco, secondo Assad, è una Siria priva di terroristi ed estremisti takfiri e ripristinare il ruolo del paese arabo in Medio Oriente.
 
Quando si fa riferimento al sostegno militare che riceve l'esercito siriano da parte della Russia e del Movimento della Resistenza Islamica in Libano (Hezbollah), Assad ha elogiato la loro partecipazione e quella dei combattenti provenienti da alcuni paesi arabi nella lotta al terrorismo in Siria.
 
Assad ha ribadito il fallimento dei piani di Turchia, Qatar, Arabia Saudita e Giordania per distruggere la Siria dove presto sarà riportata la pace e la sicurezza.
 
Assad ha previsto che le truppe siriane arriveranno nel prossimo futuro a Deir al-Zur (est) e Raqa (nord) per sconfiggere il Daesh e poi sarà liberata Idlib (nord-ovest) che è attualmente sotto controllo di Al-Nusra (ora Fath al-Sham sempre braccio di al Qaeda in Siria). Tuttavia, non sono stati svelati i piani militari per liberare le zone sotto il controllo dei cosiddetti 'ribelli' dicendo che sono "classificati".
 
Infine, ha sottolineato che la Siria ha grandi riserve di valuta estera e enormi riserve di gas naturale che non sono ancora state utilizzate, di conseguenza, ha affermato che dopo la liberazione della Siria, Damasco utilizzerà queste riserve per ricostruire la Siria e per permettere ai rifugiati siriani di tornare in patria.
 
 

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