Bagdad avverte gli USA: la sua rete elettrica crollerebbe senza il gas iraniano

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Bagdad avverte gli USA: la sua rete elettrica crollerebbe senza il gas iraniano

 

L'Iraq dipende dall'Iran per quasi un terzo del suo fabbisogno di elettricità, poiché diverse centrali elettriche chiave che riforniscono Baghdad (la capitale) e parti del centro e del sud del paese utilizzano principalmente gas naturale importato dall'Iran.  

Per queste ragioni, il presidente della commissione parlamentare irachena per le finanze, Atwan al-Atwani, ha annunciato di aver riferito al principale inviato degli Stati Uniti a Baghdad, Daniel Rubinstein, che l'Iraq si troverebbe ad affrontare instabilità economica se Washington decidesse di revocare la deroga che consente all'Iraq di importare gas naturale dall'Iran.

Al-Atwani ha avvertito, nel corso dell'incontro, che l'Iraq non avrà altra alternativa che affidarsi al gas iraniano per alimentare le centrali elettriche durante i caldi mesi estivi, quando la domanda di elettricità raggiunge il picco in molte parti del Paese.   

“Senza il gas iraniano, l’infrastruttura energetica irachena andrebbe incontro a gravi difficoltà, soprattutto in estate, poiché non ci sono alternative immediate disponibili”, ha ricordato Rubinstein ai giornalisti.

L'incontro ha avuto luogo mentre la deroga statunitense che consente all'Iraq di importare gas dall'Iran sta per scadere.

L'avvertimento di Al-Atwani è arrivato poche ore dopo che gli Stati Uniti avevano annunciato di aver revocato la deroga alle sanzioni contro l'Iran, che consentiva all'Iraq di importare elettricità dal suo vicino orientale.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta cercando di rilanciare la sua cosiddetta campagna di “massima pressione” contro l’Iran, che mira a costringere il paese a fare concessioni politiche e militari aumentando la pressione sulle sue vendite di energia.

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