Damasco: "Se conoscevano la posizione delle fabbriche chimiche, perché non lo hanno detto all'OPCW?"

Damasco: "Se conoscevano la posizione delle fabbriche chimiche, perché non lo hanno detto all'OPCW?"

Il rappresentante della Siria all'ONU, Bashar Jaafari, ha denunciato che gli attacchi lanciati contro la Siria sono "un altro messaggio ai terroristi" i quali saranno incoraggiati ad usare armi chimiche nei loro futuri attacchi.

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"Le mie controparti in Francia, negli Stati Uniti e nel Regno Unito hanno dichiarato di aver bombardato i centri di produzione chimica in Siria, se i governi di questi tre paesi conoscevano la posizione dei centri di produzione che hanno bombardato, perché non hanno condiviso queste informazioni con l'OPCW?", si è chiesto il rappresentante siriano all'ONU, Bashar Jaafari, in una sessione straordinaria del Consiglio di sicurezza convocato dalla Russia.
 
Jaafari ha precisato che un gruppo di esperti dell'OPCW è già arrivato a Damasco, dove incontrerà le autorità siriane. "Il mio governo darà pieno sostegno a questa delegazione affinché possa svolgere la sua missione", ha sottolineato il rappresentante della Repubblica araba siriana.
 
D'altro canto, il rappresentante della Siria ha sottolineato che la costruzione del centro di ricerca di Barzeh, bombardato, è stato visitato dagli ispettori dell'OPCW lo scorso anno. Fu allora stabilito "che la Siria aveva adempiuto ai suoi impegni con l'OPCW e che non c'erano tracce di sostanze chimiche in queste strutture". "Se gli esperti dell'OPCW ci hanno inviato un documento ufficiale l'anno scorso dicendo che il centro non era utilizzato per un'attività che potrebbe contravvenire ai nostri obblighi nell'ambito dell'OPCW, come si possono conciliare questo con le accuse che sono state presentate?" è l'altro quesito che ha posto Jaafari.
 
Allo stesso tempo, Jaafari ha denunciato che gli attacchi lanciati contro la Siria sono "un altro messaggio ai terroristi" i quali saranno incoraggiati a usare armi chimiche nei loro futuri attacchi.
 
Infine, il diplomatico siriano ha ribadito che l'aggressione occidentale "non impedirà al popolo siriano di decidere il proprio futuro politico".
 

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