Ecuador, il fascista Lenin Moreno scatena una 'notte dei cristalli' contro la comunità venezuelana

Ecuador, il fascista Lenin Moreno scatena una 'notte dei cristalli' contro la comunità venezuelana

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Dopo aver compiuto un incredibile tradimento nei confronti degli ecuadoriani che lo avevano eletto per continuare sulla strada tracciata da Rafel Correa e la sua Revolucion Ciudadana capace di riscattare un Ecuador devastato dal neoliberismo, il presidente Lenin Moreno è balzato direttamente nel campo fascista. 

 

In maniera irresponsabile, dopo una sentenza riguardante un caso di femminicidio, l’inquilino del Palazzo di Carondelet a Quito ha infatti puntato il dito contro la comunità venezuelana residente nel paese. Il risultato tragico: una nuova ‘notte dei cristalli’ come denunciato attraverso Twitter dal giornalista e parlamentare europeo Javier Couso. 

 

Lenin Moreno ha inoltre invitato la popolazione a creare «brigate» per «controllare gli immigrati venezuelani». 

 

Dal 2014 ad oggi in Ecuador una donna viene assassinata ogni 3 giorni. Femminicidi compiuti in maggioranza da mariti, fidanzati, ex mariti, familiari o amici. Tutti rigorosamente ecuadoriani. Ha denunciato su Twitter Silvia Buedìa. Avvocato, femminista e militante in difesa dei diritti umani di Guayaquil in Ecuador. «Le donne vengono uccise dagli uomini a noi più vicini», ha aggiunto in condanna dell’irresponsabile posizione fascista espressa dal presidente ecuadoriano. 

 

Ad Ibarra, in Ecuador, si sono viste scene agghiaccianti con cittadini ecuadoriani intenti a buttare fuori i venezuelani dalle proprie case per poi bruciarle. 

 

«Il presidente Lenin e il suo governo hanno istigato una persecuzione fascista contro i venezuelani in Ecuador. Li riteniamo responsabili per la sicurezza e l'integrità dei nostri compatrioti. In Venezuela, centinaia di migliaia di ecuadoriani vivono tranquilli e non sono mai stati discriminati», ha dichiarato il ministro degli Esteri del Venezuela Jorge Arreaza tramite Twitter.

 

La vicepresidente esecutiva della Repubblica, Delcy Rodríguez, si è espressa per condannare qualsiasi atto di xenofobia: «La criminalizzazione su origine nazionale è una delle peggiori forme di xenofobia spalleggiata da Lenin Moreno e il suo governo contro la nostra comunità di espatriati in Ecuador! Scarica il suo odio antibolivariano contro i venezuelani! Chiediamo il rispetto dei loro diritti umani e cessi la persecuzione».

 

Il Venezuela ha ribadito ancora una volta la sua posizione contro la xenofobia respingendo le accuse mosse da Lenin Moreno, che nella sentenza sul caso di omicidio avvenuto nei confronti di una donna ecuadoriana, in cui si trova coinvolto un cittadino venezuelano ha annunciato «la formazione immediata di brigate per il controllo situazione degli immigrati venezuelani nelle strade, nei luoghi di lavoro e al confine».

 

Insomma, più che Lenin questo ci sembra proprio Hitler. 

 

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