Erdogan parla al Brookings Institute (Washington) mentre la sua sicurezza picchia giornalisti e contestatori
Recep Erdogan sta tenendo proprio ora al centro del think tank statunitense Brookings un intervento dal titolo "Le sfide globali e gli obiettivi della Turchia per l'anno 2023." Qui si può assistere:
Tuttavia, le notizie più importanti non riguardano il discorso di Erdogan, ma ciò che è venuto poco prima durante una manifestazione di contestazione del dittatore turco.
The real #Erdogan motorcade this time. Complete with bus blocking protestors. #Brookings pic.twitter.com/RA1ME9tEqI
— Fa-Shen Vincent Wang (@ironchokolate) 31 marzo 2016
#Erdogan pulls up at @BrookingsInst as protestors intensify #Brookings pic.twitter.com/8J92h4ws1X
— Fa-Shen Vincent Wang (@ironchokolate) 31 marzo 2016
Secondo quanto riporta FP, un giornalista è stato fisicamente rimosso dal luogo della contestazione dell'evento dal personale di sicurezza turco, un altro è stato preso a calci da una guardia, e una donna gettata sul marciapiede di fronte al luogo di Washington dove Erdogan sta tenendo il discorso.
Un piccolo gruppo di manifestanti si sono riuniti di fronte al Brookings Institute nei pressi di Dupont Circle a Washington, con un grande cartello con la scritta "Erdogan: criminale di guerra a piede libero", mentre un altro ha usato un megafono per gridare "killer di bambini".
Quando i manifestanti hanno cercato di attraversare la strada, gli agenti di polizia di Washington hanno bloccato il traffico e hanno fisicamente separato il personale di sicurezza turco dai manifestanti. Un agente dei servizi segreti in piedi vicino ha detto ad un collega che "la situazione è un po 'fuori controllo."
Più tardi, sono partiti spintoni tra quello che sembrava essere un lavoratore di Brookings Institute e la sicurezza turca. "Sono responsabile di questo edificio," il dipendente apparente Brookings gridò mentre i due aggrovigliato. Un giornalista di politica estera ed altri aventi le telecamere al di fuori della manifestazione sono stati rimproverati anche dalla sicurezza turca.
Un cameraman è stato inseguito lungo la strada dalle guardie turche.
Un cameraman è stato inseguito lungo la strada dalle guardie turche.
Ci sono stati anche scontri tra la sicurezza e la polizia turca. I funzionari turchi hanno voluto polizia per rimuovere i manifestanti, e la polizia ha rifiutato.
Ecco la sicurezza turca in azione:
Here: Turkish security tries to kick a journalist out. Brookings security protects the journalist. Moments ago pic.twitter.com/k0mATo3fh8
— ilhan tanir (@WashingtonPoint) 31 marzo 2016
Erdogan's security seized some kind of banner from protestors, rips it apart - Brookings #Erdogan speech pic.twitter.com/7oAxxmQc1U
— ilhan tanir (@WashingtonPoint) 31 marzo 2016