Facebook e Twitter si accorgono ora dei troll filo NATO
Di Laura RU
Dopo che per anni hanno bannato e censurato media indipendenti e voci non allineate causando una fuga di massa dalle loro piattaforme, ora Twitter e Facebook cercano di correre ai ripari. Il crollo delle loro azioni in borsa deve aver fatto scattare l'allarme ai vertici e nel tentativo disperato di invertire la tendenza vorrebbero rifarsi la verginita' agli occhi degli utenti.
Nonostante la compenetrazione tra queste piattaforme e apparati dell'intelligence occidentale, Facebook e Twitter hanno cancellato una rete di profili troppo spudoratamente falsi che si dice siano coinvolti in "operazioni segrete di influenza" online, tra cui il tentativo di promuovere un sentimento "filo-occidentale" e demonizzare gli avversari degli USA.
In collaborazione con la società di analisi dei social media Graphika, lo Stanford Internet Observatory ha pubblicato mercoledì un rapporto in cui delinea le presunte operazioni di influenza, citando dati forniti sia da Twitter che da Meta/Facebook.
Tra luglio e agosto, le piattaforme hanno rimosso "due reti di profili falsi collegati tra loro" usati per "manipolazione", "spam" e "comportamento non autentico coordinato", hanno affermato i ricercatori, osservando di aver trovato una simile rete di profili falsi su altri sei siti di social media.
Queste reti utilizzavano "tattiche ingannevoli" per "promuovere narrazioni filo-occidentali" e molti operavano da quasi cinque anni.
"Queste reti di profili falsi rinforzavano narrazioni che promuovono gli interessi degli Stati Uniti e dei loro alleati attaccando paesi tra cui principalmente la Russia, ma anche Cina e Iran", afferma il rapporto.
Per promuovere queste narrazioni, gli account a volte condividevano articoli e notizie provenienti da organi di stampa finanziati dal governo degli Stati Uniti, come Voice of America e Radio Free Europe, e da siti Web sponsorizzati dall'esercito americano.
Sebbene né Twitter né Meta dicono chi gestiva i profili falsi, Twitter ha nominato gli Stati Uniti e il Regno Unito come i presunti paesi di origine, mentre Meta ha affermato che l'attività è stata fatta risalire agli Stati Uniti.
Il rapporto ha anche evidenziato un possibile collegamento con il Pentagono.
I profili falsi erano stati creati utilizzando l'intelligenza artificiale e si servivano di meme, brevi video, campagne di hashtag e petizioni online - in quello che il rapporto considera il caso più esteso di operazioni di influenza segrete filo-occidentali mai registrato prima sui social media.