Forte di protezioni e impunità, Netanyahu si vanta delle "100 operazioni anti-Iran" in Siria
Il primo ministro del regime israeliano Benjamin Netanyahu si è vantato che lo stato ebraico ha condotto centinaia di operazioni in Siria in nome della sicurezza nazionale, spingendo la Russia a chiedere nuovamente di rispettare anche la sovranità delle altre nazioni.
Netanyahu ha chiarito che Israele non si fermerà davanti a nulla per proteggersi da qualsiasi minaccia percepita, mentre si vanta delle proficue incursioni di Tel Aviv contro presunti bersagli iraniani nella vicina Siria.
"Israele ha agito centinaia di volte per impedire all'Iran di trincerarsi militarmente in Siria", ha dichiarato, ieri, prima di un incontro trilaterale tra i consiglieri di sicurezza nazionale russi, americani e israeliani, che si sono incontrati a Gerusalemme ieri per discutere delle crescenti tensioni nel Medio Oriente e altre questioni urgenti.
"Abbiamo agito centinaia di volte per impedire all'Iran di fornire armi sempre più sofisticate a Hezbollah, o di formare un secondo fronte a nord contro di noi dalle alture del Golan. Israele continuerà a impedire all'Iran di utilizzare i territori vicini come piattaforme per attaccarci, e Israele risponderà con forza a qualsiasi attacco del genere ".
Queste dichiarazioni bellicose non hanno trovato il favore del segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev, che ha invitato il primo ministro israeliano a rispettare la sicurezza dei suoi vicini.