Foto-Video. Violente proteste in Israele dopo l'uccisione, da parte della polizia, di un adolescente di origine etiope

Foto-Video. Violente proteste in Israele dopo l'uccisione, da parte della polizia, di un adolescente di origine etiope

Circa 47 poliziotti sono rimasti feriti e 60 persone sono state arrestate dopo una serie di proteste in tutta Israele per l'uccisione di Solomon Teka, 18 anni, di origine etiope.

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I manifestanti hanno eretto e dato alle fiamme le barricate e si sono scontrati con la polizia nella città di Haifa, nella notte tra lunedì e martedì dopo la morte di Teka a Kiryat Haim in tarda serata. Riferiscono media israeliani.
 

 
Folle di israeliani di origine etiopi hanno bloccato le strade in tutto il paese alla notizia che un ufficiale di polizia fuori servizio avrebbe ucciso l'adolescente.
 
L'agente coinvolto nella sparatoria racconta di aver temuto per la sua vita quando un gruppo di giovani, presumibilmente compreso Teka, lo avrebbe colpito con pietre dopo aver tentato di intervenire in una rissa. Il poliziotto è stato posto agli arresti domiciliari ed è in corso un'indagine sulle riprese.
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

@mossawacenter expresses solidarity with the Ethiopian community of Israel following another unlawful death at the hands of Israeli police forces. Protests erupted on Monday night in Kiryat Haim, near the city of Haifa, following the shooting of 19 year-old Solomon Tekah in a local park on Sunday night. Shot by an off-duty police officer, Tekah succumbed to his injuries and was pronounced dead at Rambam Medical Center in Haifa. Undue force and violence has characterized the behavior of the Israeli police force against the state’s minority groups for decades. Violence against such communities is nothing new; in fact it is a policy aimed at both Palestinians in the Occupied Territories as well as Arab Palestinian citizen of Israel and other marginalized groups. Over 40 Arab Palestinian citizens of Israel have been murdered by Israeli police officers since 2000. The "restraint and responsibility" called for by the police chief in light of Tekah’s death clearly does not apply to Israel’s marginalized groups, who remain the victims of state violence. The Mossawa Center condemns the continuance of police violence and calls for an end to the discrimination and violence faced by marginalized groups in Israel. #friendsofmossawa #mossawa #mossawacenter #northamerica #america #usa #palestiniancitizensofisrael #palestinianminority #palestiniancitizens #israel #israeligovernment #canada #dealofthecentury #palestine #equality #civilrights #congress #senate #activism #fundraising #donate #nonprofit #policeviolence #policebrutality #ethiopian

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In un'intervista radiofonica citata da Al Jazeera i parenti del ragazzo non hanno dubbi che Teka sia stato assassinato e non è stato vittime di un incidente.


 
Il primo ministro del regime israeliano Benjamin Netanyahu ha pubblicato una risposta video in merito agli scontri violenti, affermando che "tutti piangono per la tragica morte di Solomon Teka",  invitando i manifestanti a non intensificare la tensione. "Vi chiedo di  risolvere  i problemi insieme rispettando la legge."



 
In Israele, la comunità ebraica di origine etiope conta circa 140.000 persone, inclusi oltre 50.000 stranieri. Diverse volte si sono lamentati di molestie sistematiche e razzismo da quando si sono formati in Israele negli anni '80 e '90 dopo un afflusso di ebrei provenienti da altre parti del mondo.
 

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