Gaza, Siria e Iran condannano la "mattanza a sangue freddo" di Israele contro i palestinesi

Gaza, Siria e Iran condannano la "mattanza a sangue freddo" di Israele contro i palestinesi

Le cancellerie di Iran e Siria hanno condannato duramente definendo "mattanza a sangue freddo" l'uccisione di 55 palestinesi e il ferimento di altri 2771 durante le proteste a Gaza contro il trasferimento dell'ambasciata USA da Tel Aviv a Gerusalemme.

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Attraverso il suo account Twitter, Javad Zarif, ministro degli esteri iraniano ha deplorato la brutalità delle forze israeliane contro le migliaia di palestinesi che sono tornati a manifestare "nella più grande prigione a cielo aperto del mondo", in riferimento alla Striscia di Gaza, che dal 2007 è stato sottoposto a un ferreo blocco da parte del regime di Tel Aviv.
 
"Il regime israeliano massacra molti palestinesi a sangue freddo mentre protestano nella più grande prigione a cielo aperto del mondo. Nel frattempo, Trump celebra la mossa dell'ambasciata illegale americana, ed i suoi collaboratori arabi cercano di distogliere l'attenzione. Una giornata di grande vergogna", ha twittato il ministro degli Esteri iraniano.
 



 
Da parte sua, in un comunicato, la diplomazia siriana condanna con i termini più severi il selvaggio massacro commesso dalle autorità israeliane di occupazione contro i civili palestinesi.
 
La fonte del ministeri degli esteri siriano ha affermato che la Siria assicura che la battaglia del popolo palestinese contro "Israele" è la battaglia della Siria, perché "Israele" che uccide il popolo palestinese è lo stesso che sostiene i gruppi terroristici armati che stanno uccidendo il popolo siriano.
 
Infine si ribadisce che la Siria sostiene e sosterrà la causa del popolo palestinese e si schiera con sua nella lotta per ottenere i suoi diritti legittimi, compreso il loro diritto al ritorno, l'autodeterminazione e l'istituzione del loro stato indipendente, con Gerusalemme capitale.
 

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