Gigantesco hackeraggio in Germania: tra i colpiti la cancelliera Angela Merkel
Numeri di telefono, indirizzi e messaggi privati di politici, giornalisti e celebrità tedeschi sono stati rubati e caricati online da hacker anonimi. Il furto massiccio di dati non ha risparmiato neanche la cancelliera Angela Merkel.
Politici tedeschi e giornalisti di spicco sono caduti vittima di quello che sembra essere un attacco sfrontato capace di carpire contatti, indirizzi e chat di parlamentari e funzionari governativi tedeschi.
I file trapelati sono stati caricati su piattaforme e forum di condivisione multipli, e i collegamenti a questi sono stati distribuiti attraverso un account Twitter con 17.000 follower. Secondo Bild, alcuni siti web di condivisione di file hanno server al di fuori della Germania, il che rende la rimozione di dati sensibili piuttosto impegnativa.
Il ministro della giustizia Katarina Barley lo ha già definito un "grave attacco" alla democrazia del paese.
Come già riferito in precedenza, tra i politici colpiti troviamo Angela Merkel. Insieme a lei il presidente Frank-Walter Steinmeier. Tra le informazioni trafugate e diffuse troviamo alcune lettere inviate dal ministro degli esteri Heiko Maas alla cancelliera Merkel. Così come alcune comunicazioni via chat di Robert Habeck, leader dei Verdi, con sua moglie e i suoi figli.
Un portavoce del governo ha riferito che nessun documento sensibile è stato hackerato.
L'Ufficio federale per l'informazione e la sicurezza tecnica (BSI) ha confermato la violazione dei dati, affermando che collabora con altre agenzie sulla questione. "Secondo le informazioni attuali, le reti governative [informatiche] non sono interessate”.
Hackerangriff auf Politiker: Das BSI prüft den Fall derzeit in enger Abstimmung mit weiteren Bundesbehörden intensiv. Das Nationale Cyber-Abwehrzentrum hat die zentrale Koordination übernommen. Nach jetzigem Erkenntnisstand liegt keine Betroffenheit der Regierungsnetze vor.
— BSI (@BSI_Presse) 4 gennaio 2019
Oltre ai politici gli hacker hanno preso di mira numerosi giornalisti di ZDF e ARD - media tedeschi finanziati con fondi pubblici. Tra questi c'e Hajo Seppelt, un reporter investigativo della ARD che ha smontato la storia sul presunto doping sponsorizzato dallo Stato negli sport russi nel 2016.