"Gli attacchi della Coalizione guidata dagli USA hanno ucciso 11.800 civili in Iraq e Siria"
La cosiddetta coalizione contro l'ISIS(Daesh, in arabo), guidata dagli Stati Uniti ha ucciso circa 12.000 civili negli attacchi in Iraq e in Siria dal 2014, secondo l'Alto Commissario iracheno per i diritti umani.
"I bombardamenti della coalizione in Iraq e Siria hanno provocato circa 11 800 civili morti, tra cui 2300 bambini e 1130 donne", ha riferito ieri l'Alto Commissario iracheno per i diritti umani IHCHR, in un rapporto pubblicato sul tuo sito web.
Sia il governo iracheno che il governo siriano hanno sempre messo in discussione l'efficacia degli attacchi della coalizone statunitense. Il ministero degli Esteri della Siria ha inviato diverse lettere al Segretario Generale delle Nazioni Unite (ONU) e il presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC), nelle quali condannava in termini forti i continui attacchi delle coalizione contro i civili e le infrastrutture del paese arabo.
Mentre la coalizione ha ammesso di aver ucciso almeno 1114 civili a seguito delle numerose operazioni effettuate suoi combattenti dal 2014 in Iraq e in Siria, le cifre fornite dall'organizzazione di giornalisti indipendenti Airwars indicano che il numero di morti in quelli Due paesi superano di gran lunga quello riconosciuto dall'alleanza occidentale, considerando che i dati forniti dovrebbero essere moltiplicati.
Secondo quanto riporta l'IHCHR, ci sono stati più di 30.000 attacchi aerei guidati dagli Stati Uniti in Iraq e Siria da quando l'ex presidente Barack Obama ha lanciato l'operazione Inherent Resolve, la campagna anti-ISIS, nel giugno 2014. La stragrande maggioranza di questi bombardamenti è stata effettuata da aerei da guerra degli Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Australia, Paesi Bassi, Belgio, Danimarca, Canada, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Bahrain e Turchia conducendo migliaia di attacchi aerei.
Nel report si cita un ufficiale militare francese, Francois-Regis Legrier che, di recente, ha criticato fortemente la strategia della coalizione guidata dagli Stati Uniti: "Abbiamo massicciamente distrutto le infrastrutture e dato alla popolazione un'immagine disgustosa di quella che potrebbe essere una liberazione in stile occidentale, lasciando i semi di un'imminente rinascita di un nuovo avversario", ha ammesso