Gli USA vogliono impedire a Corbyn di diventare Primo Ministro del Regno Unito
In una conversazione rivelata dal Washington Post il Segretario di Stato nordamericano Pompeo afferma: "Faremo del nostro meglio"
Vengono definiti di sovente come la più grande democrazia del mondo. In realtà questa definizione è stata un po’ archiviata da quando Trump è assurto alla presidenza, ma gli Stati Uniti continuano ad adottare la medesima politica estera che contraddistingue ogni amministrazione nordamericana a prescindere che l’inquilino della Casa Bianca sia un democratico, un repubblicano, oppure una sorta di outsider come Trump.
L’ingerenza negli affari sovrani di altri paesi è il marchio di fabbrica della politica USA. Finanche dei più stretti alleati. Riprova ne sono le palesi ingerenze di Donald Trump nelle questione interne del Regno Unito alle prese con le trattative con l’Unione Europea per la Brexit.
Gli USA lavorano affinché al potere restino i Conservatori sbarrando la strada ai Laburisti guidati da Jeremy Corbyn. A dichiararlo è il Segretario di Stato Mike Pompeo in una conversazione privata con i leader degli esponenti britannici della comunità ebraica.
Il Washington Post ha reso nota questo conversazione dove Pompeo afferma che gli Stati Uniti sono pronti a sbarrare la strada a Corbyn: «Faremo del nostro meglio. È troppo rischioso, troppo importante e troppo difficile una volta che sia accaduto», in riferimento a un’eventuale elezione a primo ministro del leader socialista.
Corbyn è stato a lungo un attivista contro l'occupazione israeliana e sostenitore dei diritti dei palestinesi, che molti giornalisti hanno etichettato come antisemita, ricorda teleSUR.
"I tentativi del presidente Trump e dei suoi funzionari di decidere chi sarà il prossimo primo ministro britannico sono un'interferenza assolutamente inaccettabile nella democrazia del Regno Unito", ha affermato il portavoce del Partito Laburista, aggiungendo che il partito è "pienamente impegnato nel sostegno, nella difesa e nella celebrazione della comunità ebraica" ed è implacabilmente contrario all'antisemitismo in qualsiasi forma".
Il 1° giugno, Corbyn ha definito "un'interferenza inaccettabile nella democrazia del nostro paese" l'opinione non sollecitata del presidente USa Donald Trump sul possibile sostituto per l'ex Primo ministro Theresa May. "Il prossimo PM dovrebbe essere scelto non dal presidente degli Stati Uniti, né da 100.000 membri del partito Tory, ma dal popolo britannico alle elezioni generali", ha aggiunto Corbyn.