I nuovi parlamentari non tradiscano il mandato degli elettori: abolire Fornero e Jobsact
di Giorgio Cremaschi
Gli ultimi dati ufficiali confermano la tendenza di fondo già registrata. Dietro la finta crescita dell'occupazione, fondata su lavoretti precari sottopagati, c'è il reale drastico calo del lavoro a tempo indeterminato.
Questo nonostante che anche chi oggi viene assunto con questo contratto non sia più tutelato dall'articolo 18. Anche chi viene assunto a tempo indeterminato può essere licenziato in qualsiasi momento, eppure le imprese assumono solo per pochi giorni.. Così ai tre milioni di disoccupati ufficiali si aggiungono quasi altrettanti poveri che lavorano, ma non guadagnano. Sei milioni di persone, in primo luogo giovani, che non hanno un lavoro vero pagato come si deve. Dopo dieci anni di crisi economica la crisi sociale è ancora più grave.
Si riunisce il nuovo parlamento. Gli elettori hanno dato un chiaro mandato: abolire Fornero e Jobsact. Su queste misure, indispensabili per cominciare a fermare il disastro del lavoro, nelle due camere c'è la maggioranza. Ecco allora che bisogna pretendere che questa maggioranza agisca, e in fretta. O questo parlamento abolisce subito Jobsact e Fornero, o continueranno a comandare sotto altro nome i poteri che quelle leggi infami hanno voluto. Questa è la sostanza, il resto è noia.