I paesi dell'UE hanno violato il diritto internazionale impedendo il voto ai siriani
La decisione di alcuni paesi dell'Unione Europea di impedire agli espatriati siriani di votare alle elezioni presidenziali è stata una violazione del diritto internazionale, ha affermato Hasan Khaddour, ambasciatore siriano a Vienna. L'Austria è uno dei pochi paesi dell'Ue a non aver interrotto le relazioni diplomatiche con Damasco.
"Fare questo è una violazione del diritto internazionale. Questo è il diritto di qualsiasi siriano, come altre persone in altri paesi. Hanno il diritto di partecipare. Quindi gli ostacoli eretti da alcuni paesi sono una chiara violazione sia del diritto umanitario che internazionale", ha sottolienato Khaddour.
Ha notato che molti paesi occidentali hanno un approccio ipocrita nei confronti della Siria.Da un lato affermano di sostenere il suo popolo, dall'altro vietando loro di partecipare alle elezioni."Questo è molto contraddittorio. Si tratta chiaramente di doppi standard", ha osservato il diplomatico.
Khaddour ha inoltre ricordato che tali azioni hanno il solo scopo di minare la fiducia tra il popolo siriano e il governo. A beneficiarne, secondo l'ambasciatore, non sarebbero i siriani, ma coloro che sono interessati a trattenerli come rifugiati con il pretesto di proteggerli da un “regime” oppressivo e impedendo loro di esprimere la propria opinione.
Alla fine di maggio, il presidente siriano Bashar Assad ha vinto la seconda elezione presidenziale del Paese dall'inizio della guerra in corso, ottenendo il 95,1% dei voti con un'affluenza del 78,64%.
Diversi paesi dell'UE e la Turchia hanno impedito ai loro residenti siriani di esercitare il loro diritto di voto, definendo arbitrariamente illegittime le elezioni.