I russi "colpiscono obiettivi militari". Quando è un giornalista del Corriere a smontare la propaganda NATO

I russi "colpiscono obiettivi militari". Quando è un giornalista del Corriere a smontare la propaganda NATO

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Desta stupore quando a rompere il muro di propaganda dei media filo Nato sia un insider.

Intervenendo a Porta a Porta, il giornalista del Corriere della Sera, Lorenzo Cremonesi, noto per reportage filo Nato dalla Libia di cui ci siamo occupati in passato e quindi fonte sicuramente non certo "filo Putin", ha dichiarato come la polizia e le autorità della regione di Zaporizhzhia gli abbiano detto "in modo confidenziale" come i russi colpiscano obiettivi militari. "Sono indirizzati verso obiettivi militari, come le caserme, i depositi di armi", sottolinea il giornalista che poi centra un punto molto importante smontando di fatto la propaganda assillante di questi giorni. "Gli ucraini, dichiarando solamente i morti civili, e omettendo per ovvie ragioni quelli militari, danno l'impressione che i civili siano stati presi di mira deliberatamente.”


Essendo gli obiettivi militari - in particolare depositi di armi e infrastrutture legate all'esercito di Kiev - i morti sono quasi esclusivamente militari. Citando solo quelli civili comunicati dal regime di Zelensky, i media italiani alterano di proposito la percezione nella popolazione.

Ha ragione Cremonesi quando nel suo intervento sottolinea che adesso la situazione è cambiata e a Kiev sono piovuti 30 missili. Gli attentati terroristici contro centrali nucleari, gasdotti e ponti vitali per la Russia hanno portato Mosca ad alzare il livello dello scontro.

Per la Russia l'inizio dell'"operazione speciale" lasciava aperto ampio spazio per negoziati e trattative. Le infrastrutture amministrative ed energetiche colpite potevano essere colpite in qualunque momento, a dimostrazione della superiorità russa e a dispetto di chi nella stampa filo Nato parlava di esercito e paese in decomposizione. La Russia si è mantenuta fino all'attentato contro la Crimea su un binario circoscritto per non compromettere le trattative con l'occidente. L'Europa non ha accolto la via diplomatica e ha seguito quella barbarica della Nato - che ha utilizzato il regime di Kiev per arrivare allo scontro totale. alla risposta di oggi. A Washington, obiettivo raggiunto, si ride sopra le carcasse ormai in putrefazione dei poveri stati europei.

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