«Il caccia F-35 non è pronto a volare», la denuncia di un giornalista investigativo
Ancora dubbi sul caccia F-35 sviluppato dall’impresa statunitense Lockheed Martin attiva nei settori dell’ingegneria aerospaziale e della difesa.
Il giornalista investigativo David Lindorff intervistato da Sputnik ha avanzato alcuni dubbi circa l’effettiva operatività del caccia di quinta generazione statunitense.
Secondo Lindorff c’è un «sistema massicciamente corrotto» in riferimento al Pentagono «al quale non importa se le cose che stanno acquistando siano effettivamente funzionanti o no. Per fare un esempio, l'F-35 non è pronto a volare. Ci sono problemi con il software, ci sono problemi con le ali, che non dureranno per il tempo che si suppone dovrebbero durare; i costi di manutenzione sono aumentati fino a costare probabilmente il doppio dei 1500 miliardi stimati».
Il giornalista ha poi spiegato che si tratta di un comportamento non nuovo da parte del Pentagono (Dipartimento della Difesa degli USA). Il caccia F-35 viene considerato già operativo con il solo scopo di iniziare a vederlo.
Viene detto: «Risolveremo i problemi retroattivamente. Si tratta di una maniera molto costosa di sistemare i caccia, se sai che al momento non vanno bene; ma questo è quello che hanno fatto: li hanno messi in produzione e li considerano pronti per il combattimento quando non lo sono».