Il diktat UE è inaccettabile, ma Salvini e Di Maio hanno fatto i furbi e sono stati fatti fessi dai loro alleati europei

Il diktat UE è inaccettabile, ma Salvini e Di Maio hanno fatto i furbi e sono stati fatti fessi dai loro alleati europei

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di Giorgio Cremaschi

Il diktat della Commissione Europea al governo è inaccettabile. E non perché sia giusta la finanziaria del governo italiano, con misure solo annunciate e tutte da chiarire, come quelle su pensioni e reddito. E con scelte scandalose, come il condono per tasse evase fino a 500000 euro di reddito in 5 anni. E neppure il diktat UE è inaccettabile solo per la sua difesa ottusa della legge Fornero. 

No il diktat UE è inaccettabile proprio per i trattati ed i patti a cui si ispira, da quello di Maastricht, al Patto di stabilità e crescita, al Fiscal Compact. Questo insieme di accordi , tra il 1992 e il 2013, hanno costruito un sistema burocratico ed autoritario che impone una sola politica economica, quella liberista e di austerità. È una scelta politica fatta da tutti i governi europei, scelta che quegli stessi governi hanno voluto rendere stabile affidandola a regole sempre più rigide e feroci. 

La Grecia é stata la cavia di questa medicina, ma tutti i popoli europei, di più quelli meridionali, l’hanno subita e così hanno perso diritti sociali e libertà tornando indietro di decenni. 
Non è dunque l’ esecuzione delle regole che va contestata, come invece fanno i gialloverdi, ma sono quelle regole in sé che non vanno. Il pareggio di bilancio quando si hanno milioni di disoccupati e poveri è un atto di criminalità economica, che aumenta le disuguaglianze e favorisce la concentrazione della ricchezza in poche mani sempre più rapaci. 

Ma proprio qui emergono tutte le contraddizioni, l’opportunismo e le improvvisazioni di Salvini e Di Maio. 

Essi hanno pensato da un lato che una politica feroce verso i migranti li unisse a quei governi europei che da tempo fanno quella stessa politica. Dall’altro hanno fatto i furbetti, tentando di mettere in discussione i vincoli europei di nascosto. Infine hanno cercato di ottenere il massimo di consenso elettorale dando o promettendo a tutti qualcosa. Insomma sono andati allo scontro con la UE senza mettere in discussione davvero le politiche di austerità con un programma alternativo ad esse, non hanno contestato i vincoli del fiscal compact, ma hanno solo cercato di allargarli un po’, non a caso cercando di giustificarsi coi governi precedenti. Insomma hanno stuzzicato la tigre, come quei bulli incoscienti che vogliono fare i gradassi negli zoo e finiscono sbranati. 

L’errore più grave di Salvini e Di Maio è stato quello di credere davvero che l’avanzata delle forze sovraniste reazionarie nel Nord Europa creasse più spazi per loro. I due poveri sciocchi hanno creduto davvero che i governi ed i partiti che rifiutavano la solidarietà sui migranti fossero poi più solidali sulla flessibilità dei bilanci. Ovviamente non é così, la UE fortezza contro i poveri non vuole certo cambiare le politiche liberiste, ma rafforzarle. Ma davvero si può credere che chi dice basta all’accoglienza, poi sia disposto ad accettare che gli italiani, che accusa di essere fannulloni e spreconi, aumentino la spesa sociale? Non un solo governo UE ha difeso quello italiano, e i più duri sono stati proprio gli amici di Salvini, a partite dall’austriaco Kurtz che ha subito affermato che il suo paese non pagherà il debito dell’Italia. I vari Salvini che si aggirano per l’ Unione Europea non sona un’alternativa ad essa ma un suo prodotto. Un prodotto delle politiche di austerità, selezione sociale, guerra trai i poveri frutto dei trattati liberisti europei. Contro questi trattati, che a suo tempo la Lega ha approvato, Salvini e Di Maio han voluto fare i furbi e son stati fatti fessi. 

La UE sta già cambiando, ma in peggio e contro di noi. 

Che farà ora il governo italiano? Cercherà di salvarsi la faccia limitando i danni; non potrà piegarsi, ma neppure potrà andare alla rottura con la UE. Ne verranno fuori mesi di intrighi e e pasticci, anche perché la stessa UE il risultato lo ha già ottenuto: ora si gioca sul suo campo. Il solo vantaggio che resta al governo é la stupidità della opposizione “europeista”del PD e di Berlusconi. Ma anche questo vantaggio non potrà durare all’infinito. E alla fine si arriverà al, questione vera: disobbedire sul serio al liberismo della UE o piegarsi ad esso. 

Noi che, ricordando Don Milani, sosteniamo il dovere della disobbedienza contro le leggi ingiuste e per questo stiamo con Mimmo Lucano, solo noi abbiamo tutta la coerenza necessaria per dire no alle regole ingiuste della UE, per dire no a Riace come Bruxelles.

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