Il ministro degli Esteri spagnolo Borrell sul Venezuela: "Non può esserci una soluzione che passi attraverso un intervento militare"
Borrell ha lamentato il fatto che negli ultimi tempi ci siano state "molte voci o mezze voci che parlano di interventi militari" in Venezuela
Il ministro degli Esteri spagnolo, Josep Borrell, ha espresso il rifiuto di Madrid a qualsiasi approccio che includa un intervento militare in Venezuela.
Il governo socialista guidato da Pedro Sanchez e sostenuto anche da Podemos sembra deciso a cambiare approccio nei confronti di Caracas. Dopo gli anni segnati dalle nefaste ingerenze di Mariano Rajoy e del Partito Popolare. Sempre schierato in prima linea al fronte contro il Venezuela bolivariano.
"Non può esserci una soluzione che passi attraverso un intervento militare", ha dichiarato Borrell in alcune dichiarazioni rilasciate ai media al suo arrivo in Lussemburgo, dove parteciperà al Consiglio "Affari esteri" dell'Unione Europea.
In quel consiglio, i diversi paesi dell'UE terranno un "dibattito orientativo" sulla situazione politica in Venezuela.
Borrell ha lamentato il fatto che negli ultimi tempi ci siano state "molte voci o mezze voci che parlano di interventi militari" in Venezuela.
Opzione non gradita al governo di Madrid: “Crediamo che la soluzione debba essere raggiunta attraverso un accordo tra venezuelani in un processo democratico", ha insistito il ministro degli Esteri spagnolo, che ha approfittato dell'occasione per offrire ancora una volta l'aiuto dell'Unione Europea come agente "facilitatore" del dialogo.
Anche se l’Unione Europea invece si è mostrata fino a questo momento prona a Trump sul tema. Con l’imposizione di sanzioni unilaterali e attraverso il sostegno a vari esponenti dell’opposizione golpista venezuelana.