Il nuovo corso in Medio Oriente promosso dalla Cina. Delegazioni di Iran e Siria in Arabia Saudita
Ha ormai preso forma uno scenario impensabile fino a poco tempo fa. Iran e Siria da una parte, l’asse della Resistenza contro Israele e USA in Asia Occidentale da una parte, e l’Arabia Saudita dall’altra storico riferimento dell’Occidente. Una perenna guerra ibrida combattuta nello Yemen, in Siria, in Iraq, in Libano.
La riconciliazione promossa dalla Cina tra Riad e Teheran culminata nell’incontro di Pechino della scorsa settimana oggi raggiunge un nuovo progresso con una prima visita ufficiale di una delegazione tecnica iraniana in Arabia Saudita.
Come riferiscono i media iraniani, “la delegazione iraniana è arrivata questo mercoledì a Riad per svolgere i preparativi per la riapertura dell'ambasciata iraniana nella capitale, del suo consolato generale nella città di Jeddah e dell'ufficio di rappresentanza iraniano presso l'Organizzazione per la cooperazione islamica ( OIC)”.
Inoltre, “la delegazione iraniana è composta da due squadre e la loro visita nel regno arabo arriva dopo che l'Arabia Saudita ha inviato una delegazione tecnica saudita in Iran per valutare i meccanismi per riaprire l'ambasciata del loro Paese a Teheran (capitale) e il suo consolato generale a Mashad.
Il ministro degli Esteri siriano Faisal Al-Mekdad in visita in Arabia Saudita
Riad, uno dei principali sponsor dell’Isis e di altre organizzazioni terroristiche, per anni è stata la spina nel fianco di Damasco.
Una riconciliazione tra i due paesi almeno fino al 2020 era impensabile. La Siria, sul campo di battaglia, aiutata da Iran, Russia e Hezbollah, ha recuperato la maggior parte del suo territorio. Bashar al Assad è ancora al comando, la realtà dei fatti ha costretto buona parte del mondo arabo, a partire dalla Casa reale saudita, ad accettare l’esito della guerra.
Il riavvicinamento tra i due paesi arabi si è concretizzato, oggi, con la visita nel Regno del Ministro degli Esteri siriano Faisal al-Mikdad.
Ciò che sta succedendo in Asia occidentale rivela da un lato, che l’occidente non è più affidabile, nemmeno per stati storicamente alleati come Riad che preferiscono rivolgersi a Cina e Russia.
Da un altro che se c’è la volontà, senza prevaricare e attuare ingerenze, ci può sempre trovare una possibilità di accordo e di pace.