Il presidente serbo Vucic apre sulla possibilità di un referendum di adesione ai BRICS
In un'intervista rilasciata lunedì all'emittente statale RTS alla vigilia dell'inizio del vertice BRICS - attualmente in corso a Kazan - il presidente serbo Vucic ha lasciato trapelare la possibilità di indire un referendum alla popolazione sulla possibilità di aderire a quest'organizzazione. Vista la crescente popolarità del blocco economico nel Paese - il presidente serbo ha citato un nuovo sondaggio secondo cui il 42% dei serbi sarebbe favorevole all'idea di aderire ai BRICS - non è un'ipotesi da escludere.
Questa dichiarazione segue quella del vice primo ministro Aleksandar Vulin che ad inizio ottobre aveva espresso come "invece di aderire all'UE, la Serbia avrebbe dovuto esplorare l'opzione di unirsi al gruppo economico BRICS", attualmente presieduto dalla Russia.
“Anche se a nessuno piacerà, questa discussione [sull'UE o sui BRICS] sarà molto seria in questo Paese nel prossimo anno e mezzo o due ”, ha detto il presidente Vucic. “Non escludo che sarà uno dei temi principali delle elezioni presidenziali del 2027... e potrebbe anche essere un tema referendario”. Vucic ha tuttavia osservato che i BRICS dovranno fare dei progressi sulla questione della creazione di un mezzo di pagamento comune.
Dura la stoccata all'UE. “La gente è stufa di sentir parlare di rispetto dell'integrità territoriale dell'Ucraina, mentre l'integrità territoriale della Serbia non viene rispettata ”, ha dichiarato Vucic, in merito alla potenziale adesione della Serbia all'UE.
La Serbia ha inviato una delegazione al vertice dei BRICS, attualmente in corso a Kazan, in Russia. La delegazione è guidata da Vulin, oltre che dal ministro della Difesa Bratislav Gasic, dal ministro dell'Economia Adrijana Mesarovic e dal ministro Nenad Popovic, che supervisiona la cooperazione economica internazionale. Il presidente serbo Vucic, invitato da Putin a partecipare al Vertice, ha dichiarato alla RTS di aver chiesto comprensione per non aver partecipato di persona al vertice a causa della visita in Serbia del premier greco Kyriakos Mitsotakis, del premier polacco Donald Tusk e della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Sono stato molto onesto con il Presidente Putin e gli ho detto che era stato pianificato in anticipo, ma non l'ho nascosto e gli ho detto... che anche se non fosse stato per queste visite, sarebbe stato estremamente difficile per me venire a causa di varie circostanze che [lui] conosce bene ”, ha detto Vucic.