Il Venezuela donerà due macchine alla Colombia per rilevare il coronavirus
Il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro, ha riferito che il suo governo donerà due macchine alla Colombia per rilevare il nuovo coronavirus (Covid-19).
"Doneremo due macchine per fare test al popolo colombiano, con le macchine che arriveranno dalla Cina adesso", ha detto Maduro.
Il presidente bolivariano ha dichiarato di aver appreso che in Colombia stavano facendo i test per lo screening per Covid-19 con una sola macchina, dopo averla riparata.
"Daremo tutto il sostegno di cui il popolo colombiano ha bisogno. Solidarietà. Salvare, ci dalva, dicono i cubani e Cristo dice il Redentore, aiutare gli indifesi, aiutare i bisognosi", ha riflettuto dopo aver precisato che nel paese vicino il i casi positivi ammontano a 906.
Martedì è stato installato il Consiglio di Stato, dichiarato in seduta permanente tra la pandemia di coronavirus, dove il Venezuela registra 143 casi in totale, sulla base degli articoli 251 e 252 della Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela (CRBV ), che si occupa delle politiche dello Stato e della società, al fine di affrontare il virus.
Il gesto del Venezuela ha un valore duplice. In primis perché la Repubblica bolivariana è stritolata dall’illegale embargo imposto in maniera unilaterale dagli Stati Uniti e pregiudica la possibilità per il Venezuela di reperire tutto il materiale, sanitario così come gli stessi medicinali, di cui ha bisogno il proprio sistema sanitario per affrontare al meglio la pandemia di Covid-19.
In secondo luogo perché proprio la Colombia è una delle basi da cui partono azioni destabilizzanti e golpiste dirette a spodestare il governo Maduro. Basti pensare alla farsa degli ‘aiuti umanitari’ che questa estate il golpista Guaidò voleva far entrare in Venezuela dopo essersi introdotto in territorio colombiano in maniera illegale grazie all’aiuto di un gruppo narco-paramilitare che opera proprio alla frontiera tra Colombia e Venezuela. Oppure ai tanti golpisti venezuelani fuggiti in Colombia per sottrarsi alla giustizia venezuelana dopo che i loro piani sono falliti e quindi chiamati a rispondere davanti alla giustizia della loro condotta criminale.