«Immaginate come avrebbe reagito il governo se Russia o Iran avessero rapito e assassinato un giornalista». I laburisti britannici evidenziano la doppia morale del governo May

«Immaginate come avrebbe reagito il governo se Russia o Iran avessero rapito e assassinato un giornalista». I laburisti britannici evidenziano la doppia morale del governo May

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Il Partito Laburista britannico esige che il governo conservatore guidato da Theresa May cessi immediatamente di vendere armi all’Arabia Saudita per il caso del giornalista britannico Jamal Khasoggi. 

 

«Noi cesseremo di vendere armi all’Arabia Saudita finché non cambieranno il loro modo d’agire. Vogliamo affermare con forza che non siamo d’accordo», ha dichiarato in un’intervista alla BBC Emily Thornberry, responsabile per la politica estera del Partito Laburista. 

 

Thornberry, inoltre, ha affermato che il congiunto delle prove suggerisce che Khashoggi, editorialista del quotidiano statunitense The Washington Post, sia stato ucciso dal governo di Riad all’interno del consolato saudita a Istanbul dove il giornalista critico con il regime si era recato per ottenere alcuni documenti. L’esponente laburista ha chiesto al primo ministro britannico Theresa May, una risposta «adeguata» di fronte a un accaduto «inaccettabile». 

 

Al momento, il ministro degli Esteri britannico, Jeremy Hunt, si è limitato a chiedere spiegazioni alle autorità saudite. Mentre la monarchia saudita nega ogni coinvolgimento nel caso. 

 

Il ministro degli Esteri ombra del Partito Laburista compie poi un parallelo interessante in un articolo apparso sul quotidiano The Guardian. Scrive Thornberry: «Immaginate come avrebbe reagito questo governo se lo scorso fine settimana Russia o Iran avessero rapito - e con ogni probabilità assassinato - uno dei loro giornalisti dissidenti all'interno del territorio sovrano di un altro paese».

 

Evidenziando poi la doppia morale del governo britannico. «In realtà, non abbiamo bisogno di immaginarlo. Dobbiamo solo guardare indietro di cinque mesi al finto assassinio del giornalista russo Arkady Babchenko nelle strade di Kiev. Ci vollero allora meno di 24 ore al segretario agli Esteri, Boris Johnson, per rilasciare una dichiarazione ufficiale dove non solo diceva quanto fosse sconvolto, ma non lasciava dubbi sul fatto che lo Stato russo fosse responsabile». 

 

Mentre l’attuale ministro degli Esteri, Hunt, ha impiegato ben 7 giorni per pubblicare un semplice tweet dove afferma di volere risposte urgenti dalle autorità saudite sulla sorte del giornalista Khasoggi. 

 

I laburisti di Jeremy Corbyn, in grande ascesa nei sondaggi, pensano di operare un deciso cambio di rotta una volta al governo. «Non dovremmo essere in combutta - afferma la dirigente laburista - con una dittatura brutale che decapita i suoi cittadini colpevoli di aver difeso i propri diritti, che compie attacchi aerei su aree civili nello Yemen senza preoccuparsi di bambini innocenti, e pensa che possa assassinare giornalisti dissidenti in altri paesi con impunità. Dobbiamo applicare gli stessi standard a paesi come l'Arabia Saudita, Israele ed Egitto che applichiamo a Iran, Russia e Siria».

 

Il prossimo governo laburista, sotto la guida di Corbyn non scenderà a compromessi. Per Emily Thornberry è arrivato il momento di «porre fine all'indifferenza della Gran Bretagna sull'Arabia Saudita finché l'Arabia Saudita non sarà veramente pronta a cambiare strada». 

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