Immagine simbolo di violenza della destra venezuelana vince il World Photo Award
Con la sua faccia celata da una maschera antigas e avvolta in uno strato di fiamme, il giovane manifestante Jose Victor Salazar Balzar, 28 anni, diventa l'icona di un'epoca. Schemidt fa storia con la sua immagine rivelatrice degli scontri terrificanti che hanno ucciso oltre 100 venezuelani
Il fotoreporter venezuelano Ronaldo Schemidt ha vinto il World Press Photo 2018 con "Burning Man", la sua potente rappresentazione dei tumulti che hanno segnato le proteste violente della destra precedenti le elezioni nazionali in Venezuela lo scorso anno.
Con la sua faccia celata da una maschera antigas e avvolta in uno strato di fiamme, il giovane manifestante Jose Victor Salazar Balzar, 28 anni, diventa l'icona di un'epoca. Schemidt fa storia con la sua immagine rivelatrice degli scontri terrificanti che hanno ucciso oltre 100 venezuelani nel 2017.
"Ho sentito l'esplosione dietro di me, ho sentito il calore e in quel momento mi sono girato, ma senza vedere cosa stava succedendo", ha detto Schemidt, che stava coprendo l'evento di maggio per l'Agence France-Presse (AFP) quando il manifestante arrivò di corsa.
Il direttore del World Press Photo, Lars Boering, ha dichiarato: "Questa è una foto immensamente potente e non si tratta di una foto facile da scattare”.
Il fotografo ha spiegato che Balzar è fuggito dalle fiamme, ma con ustioni di secondo grado: "Non pensavo che in quel momento avrei vinto qualsiasi premio con lo scatto, ma ero davvero scioccato da quello che stavo vedendo perché non avevo mai visto qualcosa di così violento”.
Nel periodo precedente le elezioni per l’Assemblea Nazionale Costituente (ANC) erano molto frequenti le proteste violente della destra. Le dimostrazioni segnate dalla violenza sono continuate fino al giorno delle elezioni, con le forze di opposizione che hanno attaccato circa 200 seggi elettorali e ferito 21 agenti, oltre a impedire ai cittadini di esercitare i loro diritti e di esprimere i loro voti.