In Uruguay vince la sinistra. Ma sarà ballottaggio tra Martinez del Frente Amplio e il conservatore Lacalle del Partido Nacional
Il candidato alla presidenza dell'Uruguay per il partito di governo Frente Amplio, Daniel Martínez, ha vinto le elezioni tenute domenica, ma senza agguantare i voti sufficienti per evitare un secondo turno elettorale, che si terrà il 24 novembre.
Con il 99,96 percento dei voti scrutinati, la Corte Elettorale del paese sudamericano ha indicato che Martínez ha ricevuto 939 mila 363 voti, il 40 percento dei due milioni 310 mila 112 voti contati.
Il candidato del partito di centrosinistra Frente Amplio, che governa ininterrottamente da 15 anni, dovrà affrontare nella seconda e ultima tornata elettorale il candidato del Partido Nacional conservatore, Luis Lacalle, che ha ottenuto 685 mila 595 voti, il 29,6 percento dei voti contati.
La legge elettorale uruguaiana prevede che se nel primo turno nessun candidato riesca a superare il 50 percento dei voti espressi, il secondo turno si svolge l'ultima domenica di novembre tra i due candidati più votati.
Il centrista Partido Colorado, che sosteneva Ernesto Talvi, ha raggiunto il terzo posto con 295.500 voti, il 12,8 percento.
In un discorso pronunciato domenica sera, presso il suo comando di campagna, a Montevideo, Martínez ha dichiarato: "Mi congratulo con chi sarà il mio avversario nel secondo turno", riferendosi a Lacalle.
Nella giornata di domenica, circa 2,7 milioni di uruguaiani sono stati convocati alle urne per eleggere il presidente e il vicepresidente e per rinnovare il Congresso (bicamerale).