Inviato speciale degli Stati Uniti in Siria: "Finora non possiamo confermare l'uso di armi chimiche a Idlib"
Ieri, il Dipartimento di Stato aveva rivelato di aver raccolto informazioni su un presunto attacco chimico nella Siria nordoccidentale presumibilmente avvenuto il 19 maggio.
Gli Stati Uniti non hanno al momento le informazioni necessarie per confermare l'uso di armi chimiche nella provincia di Idlib, ha ammesso l'inviato speciale degli Stati Uniti in Siria, James Jeffrey.
"La stiamo seguendo [la situazione a Idlib] molto da vicino, così come i rapporti sull'uso di armi chimiche, finora non possiamo confermarlo, ma lo stiamo osservando", ha detto Jeffrey.
US Syrian envoy James Jeffrey says US cannot confirm use of chemical weapons in Idlib but international community is closely watching the developments pic.twitter.com/njiXcO17IY
— TRT World Now (@TRTWorldNow) 22 maggio 2019
Ieri, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha rivelato di aver raccolto informazioni su un presunto attacco chimico presumibilmente avvenuto nella Siria nordoccidentale il 19 maggio. "Sfortunatamente, continuiamo a vedere segni che il regime di [Bashar al] Assad potrebbe aver rinnovato l'uso di armi chimiche", si legge in una dichiarazione della suddetta area del governo degli Stati Uniti.
L'annuncio di Washington arriva dopo che il ministero della Difesa russo aveva denunciato i preparativi da parte dei terroristi del gruppo Hayat Tahrir al Sham (affiliato al Fronte Nusra) per mettere in scena attacchi chimici nella provincia di Idlib, nella Siria occidentale e nei suoi dintorni.