“Israele è il governo più genocida della storia”: la FANB condanna gli attacchi all'Iran
La Fuerza Armada Nazionale Bolivariana (FANB) del Venezuela ha lanciato un durissimo attacco alle recenti azioni militari israeliane contro l'Iran, bollandole senza mezzi termini come "atti genocidi" che calpestano il diritto internazionale e inaspriscono la crisi mediorientale.
Per ordine diretto del presidente Nicolás Maduro e del ministro della Difesa Vladimir Padrino López, una delegazione militare d'alto rango, guidata dal Comandante Strategico Operazionale, Generale Domingo Antonio Hernández Lárez, si è recata all'ambasciata iraniana a Caracas. L'obiettivo: esprimere la "solidarietà incrollabile" del governo bolivariano con il popolo iraniano.
Hernández Lárez, parlando a nome della FANB, ha condannato categoricamente quella che ha definito una "aggressione terroristica" dello "Stato sionista". Ha attribuito le operazioni belliche "ingiustificate" direttamente al Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, descrivendole come parte di una "struttura di morte e distruzione" che accumulerebbe crimini di guerra. La condotta israeliana, ha aggiunto, è sostenuta attivamente dagli Stati Uniti, indicati come i principali responsabili delle aggressioni contro nazioni sovrane.
La FANB ha quindi esortato alla cessazione immediata di tutte le azioni ostili israeliane, sostenute da quello che Caracas non esita a chiamare "il governo più genocida della storia". Il Venezuela, attraverso il suo popolo e le sue forze armate, chiede la fine delle "operazioni militari arbitrarie" contro l'Iran e altri popoli in lotta per pace e autodeterminazione, riaffermando l'impegno storico bolivariano per le cause di liberazione globale.
Il Generale Hernández Lárez ha rivolto condoglianze e solidarità ai leader, al popolo iraniano e ai "martiri caduti", chiudendo il suo intervento con un appello alla resistenza: "La lotta continua sotto le bandiere dell'autodeterminazione in rivoluzione... riposino in pace".
L'ambasciatore iraniano in Venezuela, Ali Chegini, ha ringraziato calorosamente per i gesti di fratellanza, definendoli parole che "vengono dal cuore" e che risuonano profondamente nella sua popolazione. Ha sottolineato l'importanza del sostegno del presidente Maduro, fonte di motivazione "per continuare sulla retta via".
Questa dimostrazione di vicinanza incarna la tradizionale politica estera del Venezuela bolivariano di appoggio ai popoli sotto attacco imperialista, cementando ulteriormente i legami strategici tra Caracas e Teheran nel comune fronte della resistenza antimperialista globale.