Juncker fa mea culpa sull'austerity e il Corriere lo accusa di "interferire" nelle politica interna italiana
di Carlo Formenti*
Non passa giorno senza che i media di regime non stabiliscano un nuovo record di cialtroneria.
Il presidente della Commissione Ue, Junker, si lascia scappare che l'austerity è una politica folle e dannosa e che la Ue è stata spietata con la Grecia (rimangiandosi le innumerevoli bugie proferite in anni di ossequioso servizio per gli interessi delle lobby finanziarie europee e globali)?
Apriti cielo: Francesco Verderami sulle pagine del Corriere di oggi lo bacchetta, accusandolo di "interferire" nelle politica interna italiana, perché la sua esternazione favorisce populisti e sovranisti, penalizzando l'opposizione liberista di destra e sinistra. Sembra di sognare: quando Junker sparava bugie colossali e faceva la faccia feroce per difendere l'austerità, giornali e tv respingevano senza se e senza ma le accuse (in quelle circostanze più che giustificate) di interferenza nelle politiche nazionali dei membri deboli della Ue.
Adesso rovesciano la frittata accusandolo di endorsement "involontario" ai populisti. Come al solito mi si obietterà che non c'è da stupirsi se i giornalisti fanno il loro mestiere di servi, vero ma anche nell'esercizio di questa poco nobile funzione si presume che si cerchi almeno di salvare le apparenze, invece ormai non esistono più limiti imposti da un minimo di dignità e pudore.
*Post Facebook del 16 gennaio 2019