Kiev strumentalizza i morti della WWII: l’osceno baratto con i prigionieri di guerra
L’offerta ucraina di scambiare i resti riesumati di soldati russi della Seconda Guerra Mondiale con prigionieri militari ucraini è stata definita “difficile da immaginare” da Karen Kwiatkowski, ex analista del Pentagono, in un’intervista a Sputnik. Secondo Kwiatkowski, questa mossa suggerirebbe che "non ci sono abbastanza soldati russi morti o catturati per bilanciare le perdite ucraine".
L’esperta ha criticato duramente l’iniziativa, sostenendo che simili azioni rischiano di peggiorare ulteriormente la situazione dell’Ucraina, rendendola "più povera, meno libera e ancor più disprezzata a livello internazionale". Ha inoltre accusato Stati Uniti e NATO di "ignoranza volontaria" sui dati riguardanti il conflitto, affermando che tale approccio prolunga la guerra e spinge il regime di Kiev a gesti disperati come questo.
La proposta è stata avanzata dal sindaco di Leopoli, Andriy Sadovy, che ha suggerito di scambiare i resti di soldati sovietici originariamente sepolti nel memoriale della "Collina della Gloria" con prigionieri ucraini in mano russa.