La Cina, sempre più lontana dal dollaro, aumenta le sue riserve di oro per il sesto mese consecutivo
Secondo le stime di un esperto, nel 2019 Pechino potrebbe acquistare fino a 150 tonnellate di oro per continuare a diversificare le sue riserve.
La Cina ha aumentato le sue riserve auree a maggio, segnando una crescita che prosegue ormai da sei mesi. Lo scorso mese, le sue riserve sono aumentate da 61,1 a 61,61 milioni di once.
Secondo i dati della People's Bank of China, il valore dell'oro accumulato da Pechino alla fine di questo mese è pari a 79.825 milioni di dollari, rispetto ai 78.349 milioni di dollari del mese precedente.
Questa crescita riflette la diversificazione delle attività da parte del governo cinese, che si sta separando dal dollaro come standard monetario, Bloomberg cita Helen Lau, analista di Argonaut Securities (Asia) Ltd. Secondo questo esperto, entro la fine del 2019 il paese asiatico potrebbe acquistare 150 tonnellate d'oro.
Nel frattempo, le riserve valutarie di Pechino sono aumentate a 3.101 trilioni di dollari a maggio, il che rappresenta una crescita dello 0,2%.
Tuttavia, le pressioni sulla valuta cinese si sono intensificate lo scorso mese dopo un'escalation delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti, che ha spezzato l'aspettativa di un accorso tra le due parti.
Anche così, c'è ancora la speranza che questa situazione migliorerà, dal momento che i presidenti degli Stati Uniti e la Cina, Donald Trump e Xi Jinping, dovrebbero incontrarsi durante il summit del G20 ad Osaka alla fine di giugno. Tuttavia, secondo gli esperti, la soluzione più probabile è posticipata e avrà un impatto economico significativo.