La Cina sostiene la sovranità del Venezuela e condanna la minaccia militare USA

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La Cina sostiene la sovranità del Venezuela e condanna la minaccia militare USA

Il Governo della Repubblica Popolare Cinese ha rinnovato la propria ferma opposizione all'uso o alla minaccia della forza nelle relazioni internazionali, esprimendo al contempo il suo rifiuto verso qualsiasi tentativo di ingerenza esterna negli affari interni del Venezuela, a qualunque pretesto essa sia legata. La presa di posizione è giunta attraverso dichiarazioni del ministero degli Esteri cinese, che ha sottolineato come l'America Latina e i Caraibi debbano preservare il loro status di zona di pace e stabilità, in linea con i principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite.

Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese ha esortato gli Stati Uniti a cessare immediatamente le azioni che stanno alimentando la tensione e ad evitare un'ulteriore escalation della situazione. L'appello di Pechino arriva nel contesto dello spiegamento di mezzi navali, aerei e droni statunitensi nel Mar dei Caraibi, un dispiegamento che include anche un sottomarino nucleare e migliaia di missili, ufficialmente giustificato come operazione di contrasto al narcotraffico.

Recentemente, la portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, aveva già manifestato l'opposizione del suo paese a qualsiasi atto che violi la sovranità e la sicurezza di altri Stati, sollecitando Washington a "fare di più per il bene dell'America Latina e dei Caraibi, invece di minarne la stabilità". Questi avvertimenti trovano eco nelle reazioni venezuelane. Il Ministro della Difesa del Venezuela, il Generale Vladimir Padrino López, ha definito il dispiegamento militare statunitense nella regione una "minaccia seria".

Nel corso di una trasmissione televisiva dallo stato di La Guaira, il generale Padrino López ha affermato che la misura non intende creare allarmismo, ma preparare la nazione a fronteggiare qualsiasi evenienza. Ha descritto l'operato degli Stati Uniti non come una mera azione dimostrativa, bensì come uno schieramento multimilionario di forze che avvolge i Caraibi. In risposta a questa percezione di minaccia, il Venezuela ha attivato la Forza Armata Nazionale Bolivariana lungo le sue coste nell'ambito del Piano Independencia 200, ordinato dal Presidente Nicolás Maduro per garantire la difesa integrale della nazione.

Secondo il Ministero della Difesa venezuelano, il piano prevede 284 fronti di azione lungo il litorale centrale per rafforzare la protezione del territorio da qualsiasi provocazione straniera. La Cina, dal canto suo, continua a ribadire con forza nei forum internazionali la sua difesa dei principi di non ingerenza e rispetto della sovranità, ricordando che le dispute devono essere risolte attraverso il dialogo e la cooperazione, e non mediante l'impiego della forza.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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