La Lega e i 20 miliardi "di danni" alla Cina su mandato di Trump
Il partito di Salvini si conferma uno dei peggiori nemici dell'interesse generale dell'Italia
Quando Washington chiama, la Lega scatta immediatamente sull’attenti. Mentre il feudo mediatico degli Elkann, Stampa e Repubblica, si concentra sulla russofobia, al partito sovranista a targhe alterne il padrone ha assegnato il compito della sinofobia. E dopo le fake news ripetute da Salvini a ripetizione, siamo ora ad un annuncio che potrebbe generare danni enormi di medio-lungo periodo per l'economia italiana. "Siamo pronti a mandare all'ambasciatore cinese un acconto di richiesta danni da 20 miliardi. Nella prossima seduta del Consiglio regionale lombardo, la Lega presenterà una richiesta in tal senso, per dare mandato alla Regione per chiedere i danni". Ad annunciarlo è Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda Salvini Premier, secondo quanto riporta l’agenzia Adnkronos.
Una mossa ‘ispirata’ da Washington come ammette in modo francamente imbarazzante lo stesso Grimoldi: “Negli Usa alcuni singoli Stati hanno già denunciato e chiesto danni alla Cina per le conseguenze della pandemia da Covid-19; i membri del Congresso americano propongono leggi per dare la possibilità anche ai singoli cittadini di chiedere ingenti riparazioni a Pechino, e anche Australia e Gran Bretagna si dirigono decise in questa direzione. Solo in Italia, che eppure è uno dei Paesi più colpiti dal virus, tutto tace (…) la Regione Lombardia, dopo un passaggio in Consiglio regionale, sarà la prima a chiedere a Pechino il risarcimento per i danni subiti”.
Un attacco sinofobo dal sapore maccartista e con una manovra esclusivamente propagandistica poiché come spiega il quotidiano Global Times “il governo cinese è protetto dall'immunità sovrana, una tale causa non avrà mai successo. Anche se alcuni tribunali statunitensi o occidentali sostengono la richiesta di risarcimento dalla Cina, non possono costringere la Cina a pagare un risarcimento fintanto che la Cina rifiuta”.
Forse gli Stati Uniti e la Lombardia leghista hanno intenzione di dichiarare guerra a Pechino? Il quotidiano cinese poi spiega che “l’amministrazione Trump sta tentando di creare un nuovo punto caldo in Cina sostenendo apertamente e segretamente tali azioni legali, al fine di spostare la furia degli americani sull'incapacità del loro governo federale di contenere la diffusione di COVID-19”.
Ecco, è proprio qui che arriviamo al vero nodo centrale della questione: perché la Lega probabilmente vuole alzare un baccano con danni potenzialmente enormi per l’Italia (hanno immaginato cosa significherebbero all’economia italiana morente le contromisure di Pechino?) per insabbiare la scellerata gestione del liberal-leghismo in Lombardia. Una regione in cui ospedali e centri anziani sono diventati focolai di morte e le famiglie delle vittime potranno a ragione chiedere i danni di un collasso clamoroso che spazza via decenni di propaganda sul modello lombardo e sulle virtù di un sistema sanitario sostanzialmente rivolto al profitto e non a fornire alla cittadinanza la migliore assistenza possibile.
Sviare l’attenzione dal totale fallimento della sanità lombarda anche a costo di compromettere le relazioni con un partner fondamentale per una ricostruzione economica? A quanto pare sì.
Ma non è solo sinofobia quella che arriva dal “modello lombardo”. Tanti, troppi sono stati anche gli insulti e le accuse dal sapore razzista lanciate verso il meridione. Quel sud che fino a questo momento ha retto bene - con spirito patriottico e solidale - e che adesso si trova bloccato proprio perché regioni del nord come Lombardia e Piemonte si trovano ancora in piena emergenza. A quanto ammontano i danni economici provocati alle regioni del Mezzogiorno? E se il sud decidesse di fare causa alla regione Lombardia, dove si sono verificati i primi casi in Italia di coronavirus, questa come rispondere alla richiesta di risarcimento danni? Stiamo chiaramente ragionando per assurdo. Ma per commentare le dichiarazioni del liberal-leghismo siamo costretti.
Sottolinea sempre il Global Times come: “Gli Stati Uniti e altri paesi occidentali hanno costruito un sistema che favorisce il campo occidentale in modo egemonico e prepotente. Questi paesi non possono accettare che la Cina sia diventata più forte, quindi stanno perseguendo un nuovo ciclo di bullismo per bloccare lo sviluppo della Cina che sta progredendo più velocemente del loro. Quando si tratta della battaglia contro COVID-19, le misure della Cina si sono rivelate più efficaci e il Paese sta contribuendo alla prevenzione del virus nel mondo. Se consideriamo la battaglia come una partita, gli Stati Uniti stanno perdendo la partita. Quindi cercano di manipolare l'arbitro per ottenere il sopravvento. In passato gli Stati Uniti hanno agito da teppisti nelle sfere dell'opinione pubblica e politica, e il teppismo si è ora esteso al regno giudiziario. Gli hooligan sono imbroglioni che infrangono volentieri le regole quando non possono vincere. Gli atti statunitensi ne sono un buon esempio”.
Che sia l’esigenza di dirottare la crescente indignazione generale sulla gestione dell’emergenza da parte della Lombardia o solo puro servilismo verso il padrone a stelle e strisce che può produrre danni economici inenarrabili, la Lega di Salvini, insieme al blocco editoriale Exor Repubblica-Stampa, si conferma il peggior nemico dell’interesse generale dell’Italia.
La Redazione