La risposta energica dell'Iran a Trump: "Il mondo non seguirà i dettami dei tweet compulsivi"
"I capricci e i tweet in maiuscolo non cambieranno il fatto che il mondo è stanco dell'unilateralismo americano", ha avvertito il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif.
Il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha condannato le recenti dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sulla reintroduzione di sanzioni contro Teheran per il bene della "pace nel mondo" e ha ribadito che il mondo è stanco "dell'Unilateralismo degli Stati Uniti ".
Trump su Twitter aveva scritto che le misure punitive contro l'Iran "sono le sanzioni più incisive mai imposte" e ha minacciato che "chi fa affari con l'Iran non ha intenzione di farli con gli Stati Uniti" per poi assicurare che sta solo chiedendo la "pace mondiale, né più né meno".
Niente capricci o concorsi di bellezza
In risposta, il ministro degli esteri iraniano ha scritto sempre sullo stesso social media che "le relazioni internazionali non sono un concorso di bellezza, con cliché logori sul desiderio di pace nel mondo". Ha anche sottolineato che "non è la prima volta che un guerrafondaio afferma di condurre una guerra per la 'pace mondiale'."
Reminder: International relations is not a beauty pageant, with tired clichés about a desire for WORLD PEACE.
— Javad Zarif (@JZarif) 7 agosto 2018
And it is not the first time that a warmonger claims he is waging war for "world peace".
In un altro tweet, Zarif ha avvertito che "gli scatti d'ira e i tweet in maiuscolo non cambieranno il fatto che il mondo è stanco dell'unilateralismo americano".
Tantrums & CAPPED TWEETS won't change the fact that the world is sick & tired of US unilateralism. Stopping US trade and killing 100K US jobs is fine with us, but the world won't follow impulsive tweeted diktats. Just ask EU, Russia, China & dozens of our other trading partners.
— Javad Zarif (@JZarif) 7 agosto 2018
"Il blocco del commercio degli Stati Uniti e la distruzione di 100.000 posti di lavoro degli Stati Uniti sono un bene per noi, ma il mondo non seguirà i dettami dei tweet compulsivi. Basta chiedere l'Unione europea, la Russia, la Cina e decine di nostro altri partner commerciali", ha assicurato il cancelliere iraniano.