La Russia invia 20 nuove unità militari ad ovest

La Russia invia 20 nuove unità militari ad ovest

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La NATO aumenta le minacce verso Russia. Mosca non si lascia intimidire e si prepara a stabilire circa 20 nuove unità e formazioni militari nell'ovest del paese in risposta all'attività del blocco occidentale guidato dagli Stati Uniti, in un’area ritenuta strategica oltre che sensibile. 

A riferirlo è il ministro della Difesa russo, il generale dell'esercito Sergey Shoigu, durante la riunione del consiglio del ministero, come riporta l’agenzia Tass. 

La minaccia militare nella direzione strategica occidentale continua a crescere: gli Stati membri della NATO guidati dagli Stati Uniti stanno aumentando l'intensità dei loro voli aerei strategici e aumenta la presenza di navi da combattimento con missili da crociera e il numero delle loro esercitazioni, ha spiegato Shoigu. 

"Le azioni dei nostri colleghi occidentali stanno rovinando il sistema di sicurezza mondiale e ci costringono ad adottare misure appropriate in risposta. Stiamo migliorando costantemente la struttura di combattimento delle truppe. Entro la fine dell’anno saranno istituite circa 20 formazioni e unità militari nel distretto militare occidentale".

Queste misure organizzative saranno "sincronizzate con la consegna di armamenti avanzati e attrezzatura militare", ha specificato l’esponente del governo.

"Quest'anno, è prevista la consegna di circa 2.000 sistemi d'arma alle truppe del Distretto", ha poi aggiunto Shoigu.

Oltre a istituire nuove formazioni militari e fornire armamenti avanzati, le forze armate russe migliorano costantemente l'addestramento del personale e delle autorità militari per far fronte alle crescenti pressioni occidentali. 

"Le navi da guerra della flotta baltica hanno aumentato del 30% l'intensità della pratica dei compiti di addestramento al combattimento. Sono state eseguite oltre 200 esercitazioni che coinvolgono vari tipi di armamenti. Gli aerei del distretto hanno aumentato il loro tempo di volo del 4%”. 

Da Mosca inoltre fanno sapere di ritenere la più grande esercitazione NATO degli ultimi 30 anni, Defender Europe 2021, a cui prendono parte fino a 40mila uomini degli eserciti NATO, che si spingeranno sino al Baltico e al Mar Nero, come una ridistribuzione di truppe a tutti gli effetti dagli Stati Uniti all’Europa. 

Sulle minacce crescenti da parte della NATO è intervenuto anche il ministro degli Esteri della Russia Sergei Lavrov. “Ovviamente siamo pronti a riprendere il dialogo. Ma non dovrebbe essere un discorso vuoto, non per il bene dei membri della NATO che esprimono tutte quelle dichiarazioni assolutamente unilaterali durante le riunioni del Consiglio Nato-Russia ogni volta, accusandoci di tutti i peccati in relazione alla crisi ucraina, e vogliamo che il Consiglio Nato-Russia si concentri sulle questioni di sicurezza”.

Queste le parole di Lavrov riportate dal quotidiano Komsolskaya Pravda. 

Il ministro degli Esteri ha inoltre reso noto che la Russia ha proposto di tenere a distanza le forze aeree della Russia e i paesi della NATO, in particolare durante le esercitazioni. Ma da Mosca restano ancora in attesa di una risposta. Evidentemente oltre i vuoti proclami, la NATO non vuole arrivare una distensione reale dei rapporti con la Russia. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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