"La Scuola non si arruola". Il governo Meloni blocca un convegno pacifista di docenti
di Agata Iacono
Mentre le scuole si militarizzano, con visite guidate alle caserme e persino alle basi NATO, attraverso lezioni da parte di esponenti delle forze armate e i ragazzi vengono coinvolti nel processo di normalizzazione della guerra, provando armi e tute mimetiche, il Ministero dell'istruzione e del merito blocca l'iniziativa nazionale di formazione del personale docente ad una cultura didattica e pedagogica di Pace.
Infatti qualche giorno fa dalla Piattaforma Sofia sono arrivate email agli iscritti di rigetto, causa numero massimo raggiunto.
4 NOVEMBRE! Noi il Convegno lo facciamo lo stesso!!!
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, come già comunicato in precedenza, ha annullato il corso di formazione e aggiornamento che il CESTES-PROTEO (ente di formazione accreditato presso il MIM) insieme all’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università aveva organizzato per il 4 novembre 2025 con il titolo “4 novembre, la scuola non si arruola”.
Le motivazioni ufficiali avanzate dal MIM sono che (si cita testualmente): “l’iniziativa “La scuola non si arruola” non appare coerente con le finalità di formazione professionale del personale docente presentando contenuti e finalità estranei agli ambiti formativi riconducibili alle competenze professionali dei docenti, così come definite nel CCNL scuola e nell’Allegato 1 della Direttiva 170/2016.”
L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università ritiene che l’educazione alla pace, la critica all’ideologia militarista e l’analisi storica, economica e geopolitica di un conteso internazionale che sta precipitando l’umanità verso un ulteriore, forse il definitivo, conflitto armato mondiale siano temi assolutamente pertinenti alle competenze professionali dei docenti.
La comunità educante, dentro e fuori la scuola, ha il dovere di formarsi all’educazione civica per essere pronta alle sfide che si pongono le nuove generazioni e proporre soluzioni alternative alla legittimazione dei conflitti armati, alla normalizzazione della guerra e alla “cultura della difesa”.
Proprio mentre il MIM blocca le nostre iniziative pacifiste e nonviolente e annulla il Convegno “La scuola non si arruola”, a Milano, durante l’Expo Training, come riporta Il Fatto Quotidiano, la Polizia Penitenziaria mostra a degli studenti minorenni come usare una mitraglietta Beretta M12 come orientamento al lavoro. Ci chiediamo come mai su questo episodio, come su altri che costantemente denunciamo, il MIM e Valditara non intervengano con manovre repressive e censorie come quelle che hanno colpito il nostro Convegno con il CESTES.
Per questi motivi, l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università decide di disobbedire e di svolgere ugualmente un Convegno che, però, non potrà godere dell’accreditamento presso il MIM, per cui non è possibile chiedere un esonero per formazione per il personale scolastico.
A breve pubblicheremo il programma del Convegno e le modalità per poterlo seguire, mentre confermiamo tutte le piazze per il pomeriggio (qui la lista).
Restate aggiornate/i.
Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università

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