Lavrov: "Le relazioni Russia-Cina consolidano le fondamenta dell'emergente ordine mondiale multipolare"
Le relazioni tra Mosca e Pechino stanno consolidando le fondamenta dell'emergente ordine mondiale multipolare, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov alla Duma di Stato, la camera bassa del Parlamento russo.
“Insieme ai nostri amici cinesi, stiamo lavorando per rafforzare la cooperazione strategica bilaterale, che ha raggiunto livelli di fiducia mai visti prima. I legami di politica estera tra Mosca e Pechino stanno consolidando le fondamenta dell'emergente architettura multipolare e fungono da fattore di equilibrio e stabilizzazione negli affari globali", ha sottolineato Lavrov.
Inoltre, l'alto diplomatico ha osservato che la Russia mantiene "relazioni di speciale partenariato strategico privilegiato con l'India". "Questo è il nome ufficiale", ha detto Lavrov, sottolineando che i legami di Mosca con Brasile, Iran, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Turchia, Arabia Saudita, Sudafrica e altre nazioni amiche in tutti i continenti si stanno rafforzando.
All'inizio di febbraio, il Ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che Pechino e Mosca stanno costantemente rafforzando la fiducia reciproca, coordinando sempre più strettamente le loro posizioni nella risoluzione delle questioni globali.
Il concetto aggiornato di politica estera della Russia si concentrerà sulla fine del dominio dell'Occidente nel mondo, ha inoltre aggiunto Lavrov ribadendo un concetto ben chiaro tanto a Mosca quanto a Pechino.
Lavorv ha poi spiegato che "la linea di politica estera adottata dal presidente Putin di difendere gli interessi nazionali e allo stesso tempo di aprirsi a una cooperazione internazionale ampia e paritaria dimostra la sua efficacia".
"Il concetto rinnovato della nostra politica estera riguarderà la necessità di porre fine al monopolio dell'Occidente nel determinare il quadro della vita internazionale”.
La guerra ibrida dell'Occidente contro la Russia, ha proseguito Lavrov, mira "non solo a sconfiggere" la Russia "sul campo di battaglia, distruggendo l'economia russa", ma anche a "trasformarla in qualcosa di simile a un Paese paria". A suo dire, in questa guerra i Paesi occidentali stanno "usando i nazionalisti radicali ucraini come ariete".
La Russia sta dunque rivedendo i suoi obblighi nei confronti delle organizzazioni internazionali che danneggiano i suoi interessi, ha dichiarato l'alto diplomatico.
A tal proposito ha specificato che , ad esempio, Mosca ritarda il pagamento dei contributi all'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW), "dove è stato introdotto un meccanismo illegale che contraddice la Convenzione".
La Russia, ha aggiunto Lavrov, abbandona anche "una serie di convenzioni e accordi che sono diventati obsoleti, questo non ha nulla a che fare con la politica".