Le vere interferenze: gli Usa hanno "persuaso" il Brasile a rifiutare lo Sputnik V

Le vere interferenze: gli Usa hanno "persuaso" il Brasile a rifiutare lo Sputnik V

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Il Dipartimento della salute e dei servizi umani (HHS) degli Stati Uniti ha dichiarato che Washington si è impegnata per far sì che il Brasile non prendesse il vaccino russo Sputnik.

Così nel rapporto del HHS: “Combattere le influenze maligne nelle Americhe: OGA [Office global affairs del HHS ndr.] ha utilizzato le relazioni diplomatiche nella regione delle Americhe per frenare gli sforzi degli stati, tra cui Cuba, Venezuela e Russia, che stanno lavorando per aumentare la loro influenza nella regione a scapito della sicurezza e della protezione degli Stati Uniti”.

“OGA, in coordinazione con altre agenzie governative degli Stati Uniti, si è impegnata per rafforzare i legami diplomatici e offrire servizi tecnici e assistenza umanitaria e per dissuadere i paesi della regione dall’accettare aiuti da questi stati malintenzionati. Gli esempi includono l’utilizzo dell’ufficio Health Attaché di OGA per persuadere il Brasile a rifiutare il vaccino russo COVID-19 e offrire a Panama assistenza tecnica CDC piuttosto che accettare un’offerta di medici cubani”.

Ci si chiede quali altre Agenzie degli Stati Uniti siano state coinvolte nell’opera di convincimento, che ha sviato dallo Stato carioca le prime dieci milioni di dosi di vaccino che la Russia era pronta a consegnare.

Si tenga conto che il Brasile è popolato da più di duecento milioni di persone e che il virus sta mietendo molte vittime, si parla ad oggi di 280mila morti. E che i vaccini Usa e Astrazeneca arrivano in quantità residuali, ché sono appannaggio anzitutto dei Paesi ricchi.

Nella nota dell’HHS si parla di influenze maligne. Fosse pure vero che la cessione di un vaccino da parte di Mosca sia parte di un’influenza maligna, resta che il Paese è già preda di un’influenza maligna, quella del Covid-19, e che l’influenza dell’HHS, dati i decessi che provocherà la sua ingerenza, difficilmente può considerarsi benigna.

Né si capisce come impedire ai medici cubani di sbarcare a Panama sia da classificarsi benigno, dato che peraltro gli Stati Uniti non possono inviare a loro volta medici, i quali devono già far fronte alla disastrosa situazione nazionale.

Una brutta pagina del soft power americano, che però è sostenuta da autorevoli media Usa, che da tempo denunciano la distribuzione dei vaccini russi e cinesi come politica maligna.

È il caso di Politico, che peraltro si impegna a metterne in dubbio l’efficacia ricorrendo a un esperto di certo meno autorevole di quelli in forza all’OMS e ai tanti che hanno riconosciuto l’efficacia dei vaccini russi, compreso l’autorevolissimo Lancet, anch’esso messo in discussione dall’esperto (sic).

Una guerra contro il mondo, e nonostante le evidenze. Ma al di là, delle azioni di contrasto Usa ai vaccini sino-russi, se segnaliamo Politico è anche per l’allarme che il giornale americano lancia nei riguardi dell’Unione europea, anch’essa tentata di far fronte al disastro pandemico facendo ricorso allo Sputnik russo.

Nell’articolo si trovano le aperture della Merkel e la denuncia tranchant dell’eurodeputato dei Verdi Viola von Cramon-Taubadel, che ha definito la possibilità dell’adozione dello Sputnik un “incubo” (come se la pandemia appartenesse al mondo dei sogni).

Ne riferiamo perché nelle elezioni di domenica, riguardanti il rinnovo di alcuni Lander, il partito della Merkel è andato giù, mentre i Verdi sono in ascesa.

Non sappiamo se le posizioni della von Cramon-Taubadel siano condivise all’interno del suo partito, ma è certo che l’indebolimento della Cancelliera non faciliterà la possibilità che lo Sputnik sia approvato dall’Agenzia europea per i medicinali, che lo sta ancora esaminando.

Sul punto si può registrare come, al contrario, il vaccino Johnson & Johnson sia stato autorizzato quasi istantaneamente. Certo, le Case farmaceutiche Usa adottano metodologie approvate dalla Ue, ma riteniamo non del tutto fuori luogo immaginare che dietro questa sperequazione ci sia lo stesso lavorio diplomatico (per usare un eufemismo) che ha impedito al Brasile (e ad altri) nel mondo di ricevere lo Sputnik.

La geopolitica vince sulla salute delle persone. Non è un bene né per il presente né in prospettiva.

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