L'interesse pubblico nelle mani di chi ha un piede e mezzo fuori dal paese
di Andrea Zhok*
Nella recente inchiesta sui camici 'donati' alla sanità lombarda è emerso collateralmente come il Presidente della Regione Lombardia abbia ritirato 250.000 euro da un proprio conto in Svizzera presso UBS. Questo conto è stato utilizzato in occasione della «voluntary disclosure» per regolarizzare 5,3 milioni detenuti su quel conto svizzero da «trust» alle Bahamas costituiti nel 2005 e 1997.
Fontana e il suo avvocato sostengono che sia tutto legale, e non abbiamo ragioni per non credergli.
Quello che solleva sempre una certa curiosità è come gli stessi personaggi che sputano sul servizio pubblico, auspicandone una riduzione ai minimi termini, e che lamentano il protagonismo dello Stato (chiedendo simultaneamente il voto per diventarne funzionario) poi incidentalmente possiedano anche patrimoni in salvo all'estero.
In sostanza, abbiamo uomini che governano lo Stato nel nome della minimizzazione dello Stato, che si ergono a rappresentanti dell'interesse pubblico nel nome della tutela dell'interesse privato, e che tengono un piede e mezzo fuori dalla porta di casa pronti a rifugiarsi altrove se le cose dovessero andare male in casa.
E poi magari ti spiegano che siamo tutti nella stessa barca.
*Professore di Filosofia Morale all'Università di Milano