Lo Yemen denuncia: 3 milioni di musulmani uccisi dagli USA e dai loro alleati negli ultimi anni
In occasione della commemorazione della Settimana dei martiri, martedì il leader del movimento popolare yemenita Ansar Allah, Seyed Abdulmalik Badreddin al-Houthi, ha denunciato il costo umano degli interventi occidentali nei paesi musulmani.
"Grandi tragedie si sono verificate nel corso della storia di questa nazione, dal passato all'era coloniale fino ai giorni nostri, in cui il popolo ha sacrificato innumerevoli vite senza alcun coinvolgimento in guerre e in situazioni ingiustificabili. Gli americani hanno ammesso quest'anno di aver ucciso quasi 3 milioni di persone negli ultimi vent'anni", ha dichiarato il leader yemenita.
Al-Houthi ha spiegato che "la maggior parte delle vittime apparteneva alla nostra nazione ed è stata uccisa in circostanze ingiustificabili", contrapponendo queste morti al concetto di martirio, osservando che, sebbene un popolo possa offrire la propria vita senza una giusta causa, "il martirio è vita per la nazione e uno scudo contro l'annientamento".
In un'altra parte del suo discorso, e riferendosi specificamente agli Stati Uniti, a Israele e ai loro alleati, il leader yemenita ha affermato che "gli obiettivi dei nemici sono ridurre in schiavitù le persone per saccheggiare la ricchezza delle nazioni, occupare e dominare le società".
Di fronte a questa realtà, Al-Huti ha definito il martirio come "il più grande onore che Dio concede a coloro che muoiono seguendo il Suo esempio" e ha sottolineato che questa posizione elevata conforta le famiglie e le motiva a continuare la lotta, indipendentemente dai pericoli che affrontano.
Inoltre, ha osservato che i martiri rappresentano "l'orgoglio del loro popolo e modelli ispiratori per le generazioni future". La loro eredità, ha affermato, insegna valori di perseveranza e lealtà che rafforzano le società libere e dignitose di fronte all'oppressione.
La cerimonia, riportata dall'agenzia di stampa Al-Masirah, fa parte di una settimana di attività dedicate a onorare coloro che hanno dato la vita per la causa yemenita. Il leader ha esortato a continuare la resistenza in risposta a quelli che ha definito "crimini commessi dalle forze di occupazione".

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