Macron e i doppi standard: riconosce "presidente" di un altro paese un golpista ma grida "all'interferenza" per un incontro
di Federico Pieraccini
Il governo Francese vince il premio per i più dementi.
Gli piace bombardare la Siria, decidere le elezioni in Libia e nominare il presidente di un altro paese come il Venezuela.
Se qualcuno però osa andare ad incontrare i 'Gilet Gialli', richiamano l'ambasciatore e protestano battendo i piedi come un bambino di 3 anni per presunte ingerenze esterne.
Dunque #Macron che violando ogni legalità internazionale ha riconosciuto come presidente del #Venezuela un #golpista autoproclamatosi in piazza, richiama l’ambasciatore in #Italia perche l’incontro #M5S #Giletgialli interferisce nel suo paese?
— Giorgio Cremaschi (@CremaschiG) 7 febbraio 2019
Ahahahahahahahahahahahahahahah
Se Maduro attuasse una repressione in patria anche solo vagamente simile a quella attuata dal regime-macron in Francia, ci sarebbero immagini in loop su tutti i TG occidentali per giustificare un intervento armato.
L'Italia richiama l'ambasciatore dalla #Francia dopo gli insult, le ripetute ingerenze, la repressione violenta contro l'opposizione dei #GiletJaunes da parte di #Macron (e non è il #Venezuela...)
— Ghita Iacono (@GhitaIacono) 7 febbraio 2019
Ah, no.
È il contrario....#ottoemezzo#Piazzapulita#tagadàla7 pic.twitter.com/83KaZkSZPe
Ma dove vivono questi? Non hanno proprio alcuna dignità.
Macron e i suoi sono lo stadio finale della putrescente democrazia Europea.