Maduro: la rivolta sociale in Cile è il risultato del modello capitalista repressivo
Il capo di Stato e di governo del Venezuela, Nicolás Maduro Moros, ha affermato che la rivolta sociale che sta attraversando la Repubblica del Cile è il risultato del modello di esclusione e repressione imposto dal neoliberalismo a partire dalla dittatura di Pinochet.
Durante la cerimonia di chiusura del I Congresso internazionale delle Comunas, dei movimenti sociali e del potere popolare, che si è tenuto presso il teatro "Teresa Carreño", a Caracas, Maduro ha affermato che la situazione in Cile mostra la protesta di un popolo che ha vissuto nella disuguaglianza.
“Nel profondo di quella società c'è la disuguaglianza, la miseria e l'abuso accumulato negli anni della democrazia, quando è stato mantenuto il modello repressivo di Augusto Pinochet (...) La destra dice che è colpa di Maduro, non è colpa di Maduro, ma è colpa del Fondo Monetario Internazionale e del capitalismo selvaggio, un modello che impoverisce e che porta diseguaglianze", ha affermato il Presidente.
Dopo la rivolta sociale scoppiata nella città di Santiago, è stata scatenata una forte repressione da parte delle forze militari nei confronti del popolo cileno.
Le proteste sono nate quando il governo di Sebastián Piñera ha annunciato l'aumento del prezzo dei biglietti del trasporto pubblico al costo di $ 1,17.
Dinanzi la richiesta del popolo cileno, Piñera decretò lo stato di emergenza, ovvero il dispiegamento di forze militari e un coprifuoco dallo scorso sabato 19 ottobre e rinnovato la scorsa domenica.