Le elezioni in Colombia inquinate da irregolarità e brogli

Le elezioni in Colombia inquinate da irregolarità e brogli

Mentre alcuni seggi hanno esaurito le schede, gli utenti dei social media hanno mostrato numerosi video con irregolarità incluso l'acquisto di voti

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teleSUR
 

Le elezioni legislative e le primarie interpartitiche della Colombia hanno suscitato scalpore nella nazione sudamericana, dopo che importanti irregolarità sono state segnalate da ONG, candidati e utenti dei social media.

 

La Electoral Observer Mission (OEM) - che aveva messo in guardia contro il rischio di frode in centinaia di comuni in vista delle elezioni - ha riportato numerose contraddizioni come la la comparsa di video sui social media che mostravano l'acquisto di voti e altre attività fraudolente.

 

“Banchetti informativi non autorizzati” vengono allestiti di fronte a seggi elettorali in varie città "con elenchi di elettori e mezzi di trasporto pronti a riceverli", afferma l'OEM. 

 

L'OEM ha anche evidenziato la mancanza di accreditamento che ha "generato proteste": almeno 141 città hanno registrato più elettori che abitanti, soprattutto nelle province di Antioquia, Boyaca e Santander. Inoltre, il 30% degli elettori intervistati dalla missione ha dichiarato di non poter esprimere il proprio voto in segreto. 

 

Il Registro Civile Nazionale ha dichiarato che le schede sono terminate a Medellin, Cucuta e Manizales, ma gli elettori potrebbero usare delle fotocopie: "È stato raggiunto un accordo con i partiti e movimenti politici, a causa delle restrizioni di bilancio e hanno autorizzato il proseguimento della procedura con le fotocopie”, ha spiegato Juan Carlos Galindo.

 

Altri utenti sui social media hanno pubblicato anche numerosi video che mostrano presunte irregolarità. Acquisto di voti incluso.

 

Il candidato favorito alle presidenziali, Gustavo Petro, ha ripetuto che le autorità elettorali non hanno organizzato il processo con trasparenza, lamentando la carenza di schede per gli elettori registrati.

 

“Sapevamo già che l’ufficio di registrazione non sarebbe stato capace di assicurare la trasparenza nelle elezioni”, ha dichiarato ai giornalisti dopo aver espresso il proprio voto nel sud di Bogotà.

 

L'ex sindaco della capitale era circondato da quasi 100 persone che gridavano: "Sono venuto qui perché non pagavano il mio voto”.

 

"La giuria negli uffici elettorali ha sistematicamente negato agli elettori di sinistra la scheda di registrazione", ha detto Petro, sottolineando che la mancanza di trasparenza influenzerà l'elezione dei candidati.

 

"Sembra che entrambi le consultazioni siano state influenzate, non solo la mia, ci sono varie lamentele che ho sentito dai membri del Centro Democratico".

 

Attraverso un post su Twitter in seguito, Petro ha dichiarato: “I moduli E14 che riportano i risultati nella consultazione non saranno digitalizzati online come richiesto dalla legge. L'ho denunciato prima e ora diventa realtà, la Colombia è in modalità frode".

 

Il ministro della Difesa Luis Carlos Villegas, tuttavia, ha definito le elezioni di domenica come “le più serene in materia di violenza elettorale e ordine pubblico in almeno due generazioni di colombiani".

 

Yarumal, in Antioquia, era uno dei comuni classificati come a rischio di frodi e violenze, ma Villegas ha dichiarato che non ci sono state notizie di nessuno dei due.

 

Irregolarità:

 

1. Voti acquistati:

 

Gli utenti hanno pubblicato video in cui persone identificate hanno distribuito denaro ai seggi elettorali appena prima del voto.

 

2. Fotocopie:

 

Il capo del Registro Civile Nazionale Juan Carlos Galindo ha riferito che nei luoghi in cui erano finite le schede per le consultazioni, gli elettori hanno votato con una fotocopia.

 

3. Schede Nascoste:

 

I sostenitori di Gustavo Petro dicono che le schede per le primarie di 'Inclusione sociale per la pace" sono state nascoste ai votanti, lasciando agli elettori solo quelle della coalizione di destra.

 

4. Orario di voto non esteso:

 

Nonostante tutte le irregolarità che hanno ritardato il processo, alcuni elettori hanno dovuto andarsene senza votare a causa della mancanza di schede.

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