'La Stampa' e il Venezuela: la malsana attrazione del quotidiano torinese per le fake news
La situazione è abbastanza chiara. Risulterebbe pleonastico dilungarsi. ‘La Stampa’ e le fake news sul Venezuela sono un binomio pressoché inscindibile
di Fabrizio Verde
Un articolo sul quotidiano ‘La Stampa’ parla delle strategie di Putin per controllare «l’alleanza del petrolio» dove viene dato conto del recente incontro avvenuto a Mosca tra il leader il russo e il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolas Maduro. Il risultato è scontato. Fake news. Sono mesi che denunciamo la malsana tendenza del quotidiano torinese a propalare fake news, in particolare quando viene affrontato il tema Venezuela, e nemmeno questa volta ci smentisce.
Parlando dell’alleanza che intercorre tra Russia e Venezuela, il redattore de ‘La Stampa’ scrive: «Il Cremlino sostiene il governo venezuelano dai tempi di Hugo Chavez. E continua a farlo adesso che migliaia e migliaia di persone scendono in piazza contro Maduro e il chavismo contestando l’annullamento di fatto dei poteri del parlamento, dove l’opposizione aveva conquistato la maggioranza nelle elezioni del 2015. Le forze dell’ordine reprimono le manifestazioni con la violenza. In quattro mesi, i morti sono stati 120».
Inserire diverse fake news in appena sei righe era impresa ardua, ma il giornalista de ‘La Stampa’ ci riesce. Noi ci soffermeremo sulla più evidente. I morti che sarebbero stati provocati dalla repressione governativa. Tralasciando la menzogna riguardante «l’annullamento di fatto dei poteri del parlamento».
Attraverso questo articolo abbiamo dato conto del primo parziale bilancio sulle morti in Venezuela, dove si evince come la maggior parte di esse sia stata provocata dalle azioni violente scatenate nel paese dall’opposizione golpista. Opposizione che utilizza come strumento politico principale la violenza terrorista. Con ‘La Stampa’ sempre in prima linea nel mistificare e propalare fake news al popolo italiano alla modica cifra di 1,50 euro in edicola.
Appena 3 giorni fa ci interrogavamo sul motivo per il quale i media mainstream abbiano improvvisamente scelto la strada del silenzio per quanto riguarda la situazione venezuelana dopo mesi di martellamento mediatico. La risposta è semplice e stupefacente per i lettori meno attenti alla questione: la spirale di violenza generata dalla destra golpista venezuelana ha provocato nei mesi scorsi il ferimento di ben 1455 persone. Di questi, il 71,27% è composto da funzionari di polizia e militari. Capito? La realtà smentisce clamorosamente l'assalto mediatico compiuto a reti unificate nei confronti del Venezuela. Ecco il perché del silenzio di tomba calato sulla nazione latinomericana.
La situazione è abbastanza chiara. Risulterebbe pleonastico dilungarsi. ‘La Stampa’ e le fake news sul Venezuela sono un binomio pressoché inscindibile.