Nato, un Paese di conformisti e camerieri che ha paura della sua ombra
di Alberto Negri*
Il monito della Nato sulla Russia all’Italia è inutile e gli americani lo sanno perfettamente. I nostri governi sono al guinzaglio degli Usa, compreso questo, visto che Di Maio ha anche approvato i raid in Siria. Sul ritiro dei soldati dall’Afghanistan c’è poco da dire: dopo anni in cui abbiamo perso una sessantina di soldati se vengono via oggi non se ne accorge nessuno.
Qui si dimenticano persino della missione in Iraq e dei morti di Nassiriya, di quella in Libano con l’Onu e nei Balcani.
Partecipare a queste missioni non ha mai portato all’Italia alcun vantaggio tangibile.
Si dimenticano anche delle umiliazioni subite dai nostri alleati in Somalia.
Per non parlare della Libia: abbiamo dato le basi nel 2011 per bombardare il nostro maggiore alleato con i disastri che ne sono conseguiti. L’Italia non solo è stata anche troppo fedele alla Nato ma persino suicida.
La verità è che l’Italia rimane l’unico Paese seduto al tavolo dei perdenti della seconda guerra mondiale e ce lo ricordano tutti. L’aspetto più desolante è la stampa italiana dove scrive gente che non ha mai visto una missione italiana all’estero (e infatti mai li ho visti in questi decenni da nessuna parte), che sa ben poco o nulla di quanto scrive ed è asservita al conformismo atlantico. Appena Conte ha alzato timidamente la testa sulle sanzioni a Mosca lo impallinano: camerieri che rimproverano altri camerieri, gente sostanzialmente inutile e vigliacca.
*Post Facebook del 7 giugno 2018. Pubblichiamo su gentile concessione dell'Autore