Ogni 40 minuti muore un bambino: l'appello del Ministero della Salute di Gaza
Il Ministero della Salute palestinese ha ufficialmente lanciato la Campagna Globale di Solidarietà per i Bambini di Gaza, con una conferenza stampa tenutasi presso il Complesso Medico Nasser. L’iniziativa nasce per denunciare le condizioni catastrofiche in cui versano i bambini di Gaza e sollecitare un intervento internazionale immediato. Nel corso dell’evento, medici, operatori umanitari e giornalisti hanno ribadito che non si tratta di un gesto simbolico, ma di un vero e proprio appello all’azione rivolto a governi, ONG, media e società civile di tutto il mondo. L’obiettivo: fermare il genocidio in corso, porre fine alla carestia causata dal blocco e salvaguardare la vita e i diritti dei più piccoli.
Il Ministero ha lanciato un grido d’allarme sulla situazione umanitaria in rapido peggioramento. Oltre due milioni di persone sono sottoposte a fame forzata a causa della chiusura dei valichi e del blocco degli aiuti, mentre l’accesso all’acqua è stato interrotto intenzionalmente. I numeri sono drammatici: oltre 16.000 bambini uccisi, uno ogni 40 minuti. Tra questi, 311 neonati nati e morti sotto i bombardamenti israeliani. Il 51% dei farmaci essenziali per mamme e bambini è esaurito, e l’ostruzione all’ingresso dei vaccini contro la polio minaccia le campagne di prevenzione sanitaria.
In un episodio particolarmente tragico, alcuni bambini sono stati uccisi mentre cercavano cibo presso cucine solidali sotto attacco. “Salvare i bambini di Gaza non è un’opzione, è un dovere morale e umanitario,” ha dichiarato il Ministero, chiedendo un’azione globale urgente per fermare il genocidio, porre fine al blocco e garantire protezione ai più vulnerabili.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati