"Pepe" Mujica definisce Juan Guaidó "presidente decorativo" che fa "turismo internazionale"

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In un’intervista rilasciata a eldiario.es in cui sono stati affrontati aspetti della politica venezuelana, il presidente uruguaiano, José "Pepe" Mujica, un riferimento per tutta la sinistra latinoamericana, ha definito il deputato di opposizione Juan Guaidó - che si è autoproclamato ‘presidente incaricato’ - come “presidente decorativo” e “una figuraccia ridicola”. Nella sua visione l’unica cosa che sta facendo Guaidó in giro per il mondo è “turismo internazionale”.

 

Mujica, come molti altri analisti, intellettuali e politici, indipendentemente dalle divergenze che può avere con il presidente Nicolás Maduro, concorda sul fatto che le sanzioni imposte dagli Stati Uniti - e promosse da Juan Guaidó - sul Venezuela , come è accaduto in altri casi, più che il governo, colpiscono il popolo che ne paga le conseguenze.

 

A questo proposito, ha ricordato: “Ho le mie discrepanze, ma non posso mai accompagnare la politica delle sanzioni economiche, perché abbiamo già esperienza in tal senso. Accadde in Spagna ai tempi di Franco e chi soffrì fu il popolo spagnolo, che ebbe fame e tutto il resto. L'umanità deve bandire le sanzioni economiche in un paese perché i governi non le pagano, il prezzo è pagato dal popolo, che non ha alcuna responsabilità".

 

L’ex presidente uruguaiano ha inoltre tracciato un parallelo tra il chavismo e il peronismo: “Con il trascorrere degli anni, il chavismo in Venezuela può sfociare in qualcosa di simile al peronismo in Argentina, che è un ibrido tra politica e religione, con profonde radici popolari”.

 

L’intervista ha anche toccato il tema economico evidenziando come nella ‘crisi economica’ venezuelana un ruolo cruciale sia quello delle sanzioni illegali imposte dagli Stati Uniti e vassalli europei: “Col passare del tempo si sta formando un'economia parallela. Teoricamente, in Venezuela dovrebbero essere tutti morti di fame e invece no, stanno meglio oggi rispetto a un anno fa, perché si sono creati nuovi meccanismi”. 

 

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