Per Putin la storia ha già condannato gli Usa per i massacri di Jugoslavia, Iraq e Libia. E sarà lo stesso per la Siria
In una conversazione con il presidente iraniano Rohani sull'aggressione alla Siria del 14 aprile di Francia, Regno Unito e Usa, il presidente russo ha affermato: "Continuare con la violazione della Carta delle Nazioni Unite al caos internazionale"
Commentando il bombardamento illegale di Francia, Regno Unito e Usa contro la Siria del 14 aprile, il presidente russo Vladimir Putin ha messo in guardia tutta la comunità internazionale contro l'ennesima violazione della Carta delle Nazioni Unite il 14 aprile. Molto gravi, secondo il leader del Cremlino, potranno essere le conseguenze per la pace e stabilità del mondo. "Se queste azioni portate avanti in chiara violazione della Carta delle Nazioni Unite continueranno, inevitabilmente si avrà il caos nelle relazioni internazionali", ha detto il leader russo durante una conversazione tenuta con il presidente dell'Iran, Hasan Rohaní.
Durante il dialogo tra i due presidenti, entrambi i leader hanno condannato l'offensiva pianificata e lanciata da Washington, Parigi e Londra che ha "seriamente danneggiato le prospettive di raggiungere un accordo politico in Siria."
Allo stesso modo, sia Putin che Rohaní hanno espresso il loro interesse nello sviluppo di un'alleanza di cooperazione multiforme tra Russia e Iran. Durissima la condanna dei due leader delle operazioni dei paesi Nato in Siria. "Con le loro azioni, gli Stati Uniti aggravano ulteriormente la catastrofe umanitaria in Siria, colpiscono ulteriormente la popolazione civile e, di fatto, agevolano i terroristi, che hanno tormentato il popolo siriano per sette anni", ha concluso l'inquilino del Cremlino, secondo cui, tuttavia, "la storia metterà tutto al suo posto. La storia ha già condannato Washington per i massacri di Jugoslavia, Iraq e Libia".