Per TPI le elezioni siriane sono "una farsa". Ma perché non mostra queste immagini?

Per TPI le elezioni siriane sono "una farsa". Ma perché non mostra queste immagini?

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Dieci anni di guerra di aggressione di menzogne di ogni tipo sulla Siria, e ancora ci sono articoli come quello apparso oggi su TPI, quelli che sarebbero i "meno peggio" di questo panorama informativo desolante.

Il titolo dell'articolo "La Siria al voto: una messa in scena per far vincere ancora Assad e nascondere i crimini del regime", è la summa di 10 anni di bugie.

L'autore è Riccardo Cristiano, "esperto di Siria, autore di diversi dubbi, è stato a lungo inviato in Medio Oriente e poi coordinatore dell’informazione religiosa di Radio Rai."

Cristiano, nel suo articolo, parte dal Gesuita Padre dall'Oglio rapito in Siria, oppositore del governo siriano, l'unico del mondo cattolico, dal momento che molti esponenti della chiese cristiane hanno sempre elogiato l'armonia e la convivenza fra diversi credi e etnie nel paese arabo.

Partendo dal presupposto che saremmo lieti della liberazione di Dall'Oglio, bisogna ricordare che questo gesuita, descritto da Cristiano come il  "fascio di luce migliore per cogliere il senso delle macerie siriane", giustificò l'eventuale uso delle armi chimiche dei sedicenti "ribelli" contro l'esercito siriano. 

Cristiano definisce una "farsa" le prossime presidenziali. Con quale diritto e a quale titolo non si sa. Sarebbero regolari le ultime elezioni negli Stati Uniti, o quelle in Italia dove milioni di voti sono controllati dalle organizzazioni criminali?

Una cosa è certa, in questi giorni migliaia di siriani hanno manifestato proprio per difendere la loro scelta di poter votare e scegliere. Tra l'altro la risoluzione di Ginevra, ovvero il processo di pace, in Siria, non impediva di organizzare elezioni. Inoltre, rivela che solo 33 mila siriani in Libano abbiano votato all'ambasciata siriana, il 2,2%, cifra non confermata da nessun dato. Tra l'altro chi è andato a votare è stato anche picchiato dalle milizie maronite.

L'"esperto di Siria" ritiene che il voto serve ad Assad per poter rientrare nella Lega araba e chiedere così i fondi per ricostruire il paese, dal momento che gli alleati Russia e Iran non hanno le possibilità sufficienti.

Cristiano non menziona minimamente come le sanzioni che l'Unione Europea e gli Stati Uniti, ultimamente inasprite con il Caesar Act che hanno aggravato le condizioni di vita dei siriani, impediscono di fatto la ricostruzione. Anzi, citando le cancellerie europee, parla di "sanzioni mirate". Contro chi sono davvero mirate, è raccontato dai diretti interessati. 

Infatti, la relatrice Onu Alena Douhan ha ricordato che le sanzioni  violano i diritti fondamentali del popolo siriano. Aggiungendo che privano il diritto del popolo siriano "alla casa, alla salute e ad un adeguato tenore di vita e di sviluppo" e ostacolano "la ricostruzione degli ospedali e portano alla mancanza di cure mediche minaccia il diritto stesso alla vita dei l'intera popolazione ”.

Cristiano non ha citato la storia del piccolo Jad, morto di leucemia, perché non arrivano più i farmaci in Siria per le cure oncologiche, sempre a causa delle sanzioni.

Tra l'altro a chiedere la revoca delle sanzioni si è unita anche la Croce Rossa internazionale. Proprio ieri, e qui la conferma che il giornalista della TPI omette i fatti, il Consiglio delle chiese cattoliche a ad Aleppo, ha chiesto la revoca delle sanzioni alla Siria, oltre a ringraziare l'esercito siriano per la sua lotta al terrorismo. Eppure Cristiano è un "esperto" di Siria. Come fa ad omettere dei fatti così importanti?

Come fa ad ignorare, non certo per distrazione, che gli USA in combutta con le milizie curde rubano il petrolio e il grano alla Siria? Che la Turchia blocca in continuazione l'afflusso di acqua per migliaia di persone?

Queste omissioni servono per negare che l'Occidente ha fallito nel suo piano per rovesciare Assad servendosi delle bande terroriste salafite che hanno portato morte e distruzione.

A tal proposito, la questione dei milioni di rifugiati, è sempre utile ricordare a Cristiano, che il loro ritorno non è visto di buon occhio dai governi occidentali, Usa in primis. Le sanzioni sono proprio mirate a non creare altre condizioni favorevoli al loro rientro. Rientro che sarebbe un altro tassello che testimonia la Vittoria di Assad, come dimostra quello che è successo in Danimarca.

Non potevano mancare in questo articolo il piatto forte delle armi chimiche e Assad al tribunale dell'Aia. Il buon Cristiano cita la relazione di Niruzi Nagamitsu, Alta Rappresentante dell’ONU per gli affari relativi al disarmo, per accusare Assad sull'uso delle armi chimiche, non ha certo preso in considerazione, le accuse contro l'OPCW, organizzazione per la proibizione della armi chimiche, di aver manipolato i rapporti per giustificare gli attacchi alla Siria nel 2018 di Usa, Francia e Gran Bretagna. Su queste manipolazioni denunciate anche da ex ispettori dell'OPCW, c'è stato un appello per chiedere chiarezza, firmato da eminenti personalità della politica, della cultura, del giornalismo, e da ex militari USA come l'ex candidata alle primarie Dem per le Presidenziali USA, Tulsi Gabbrd, uno dei più grandi pensatori e intellettuali viventi Noam Chomsky, l'informatore del Pentagon Papers Daniel Ellsberg, il giornalista e regista John Pilger e uno dei fondatori della band musicale Pink Floyd e attivista Roger Waters. Oltre ad un'interrogazione del Europarlamentare Mick Wallace.

Come i suoi colleghi in occidente, Cristiano non le ha prese in considerazione, neanche per smentirle.

Sulla Corte Penale Internazionale, se Cristiano desidera che Assad sia portato alla sbarra, sia almeno onesto intellettualmente, e con lui ci porti Clinton, Bush, Obama, Blair, Sarkozy e tutti coloro che hanno portato morte e distruzione negli ultimi 30 anni in Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Libia.

Nella vicenda siriana, questo articolo di TPI, dimostra una cosa: se nei primi anni della guerra alla Siria si manomettevano i fatti, oggi si occultano.

Qualunque cosa succeda, la Siria ha dimostrato di saper resistere, che il nemico, anche se con forze economiche, militari, mediatiche superiori, si può sconfiggere.

Proprio perché questo messaggio non deve assolutamente passare, sarà sempre un bersaglio dei suoi nemici.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

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